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ACETILCARNITINA COME ANTIDEPRESSIVO

ACETILCARNITINA COME ANTIDEPRESSIVO
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In uno studio di Ferreira GC et al. del 2017 si è voluto studiare il ruolo e la neuroprotezione di L-Carnitina e Acetil-L-carnitina nello sviluppo del cervello. Negli ultimi anni c’è stato un notevole interesse nel potenziale terapeutico della L-carnitina e del suo derivato acetilato acetil-L-carnitina (ALC) per la neuroprotezione in una serie di disturbi tra cui ipossia-ischemia, trauma cranico, morbo di Alzheimer e in condizioni che portano alla lesione del sistema nervoso centrale o periferico. Esistono prove convincenti da studi preclinici secondo cui la L-carnitina e ALC possono migliorare lo stato energetico, ridurre lo stress ossidativo e prevenire la successiva morte cellulare in modelli di lesioni cerebrali adulte, neonatali e pediatriche. ALC può fornire una parte acetilica che può essere ossidata per produrre energia, utilizzata come precursore dell’acetilcolina o incorporata in glutammato, glutammina e GABA o nei lipidi per mielinizzazione e crescita cellulare. La somministrazione di ALC dopo la lesione cerebrale nei cuccioli di ratto ha migliorato i risultati funzionali a lungo termine, inclusa la memoria. Sono necessari ulteriori studi per esplorare meglio il potenziale di L-carnitina e ALC per la protezione dello sviluppo del cervello in quanto vi è un urgente bisogno di terapie che possono migliorare il risultato dopo una lesione cerebrale neonatale e pediatrica. In una metanalisi recente invece di Veronese N et al del 2018 si è visto che la carenza di acetil-L-carnitina (ALC) sembra avere un ruolo nel rischio di sviluppare la depressione, indicando una disregolazione del trasporto di acidi grassi attraverso la membrana interna dei mitocondri. Tuttavia, i dati sulla supplementazione di ALC nell’uomo sono limitati e per questo motivo è stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi studiando l’effetto dell’ALC sui sintomi depressivi attraverso studi randomizzati controllati (RCT).

Gli studi ammissibili sono stati RCT di ALC da solo o in combinazione con farmaci antidepressivi, con un gruppo di controllo che assumeva placebo / nessun intervento o antidepressivi.

Concludendo quindi si è potuto affermare che l’integrazione con ALC riduce significativamente i sintomi depressivi rispetto al placebo, offrendo allo stesso tempo un effetto paragonabile a quello degli agenti antidepressivi consolidati con meno effetti avversi.