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bioimpedenziometria sicura per i malati di cuore

bioimpedenziometria sicura per i malati di cuore
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La metodica di bioimpedenziometria a multifrequenza può essere impiegata in modo sicuro ed affidabile per studiare la composizione corporea nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca.

Lo fanno sapere i ricercatori brasiliani della Federal University of Rio Grande do Sul di Porto Alegre, chiarendo così i dubbi relativi all’utilizzo della metodica in questa categoria di pazienti.

L’analisi ha infatti confrontato la concordanza dei risultati forniti dalle due varianti della metodica basata sullo studio dell bioimpedenza dei tessuti, a singola (SF-BIA) o a multi-frequenza (MF-BIA), nel valutare alcuni fondamentali parametri antropometrici e la loro concordanza con la metodica di riferimento per lo studio della composizione corporea, la DEXA.

Nello studio 55 pazienti affetti da insufficienza cardiaca stabile venivano valutati per la percentuale di grasso corporeo, per la massa grassa e per la massa magra  con le tre metodiche.

In questo modo i ricercatori hanno potuto riscontrare che i risultati forniti dalla tecnica MF-BIA correlavano in modo decisamente significativo con quelli forniti dall’analisi DEXA per tutti e tre i parametri antropometrici considerati. Al contrario, i risultati forniti dalla SF-BIA differivano dal riferimento DEXA.

Gli autori hanno tuttavia avvertito sulla cautela richiesta nell’utilizzo della metodica MF-BIA per il possibile verificarsi di variazioni significative nei parametri di studio, specialmente nel caso di pazienti caratterizzati da valori estremi della composizione corporea.