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CERVELLO: COSA RICORDARE PER NON DIMENTICARE

CERVELLO: COSA RICORDARE PER NON DIMENTICARE
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Il morbo di Alzheimer è una patologia degenerativa progressivamente invalidante che nella maggior parte dei casi compare in età presenile (oltre i 65 anni), ma può presentarsi anche in epoca precedente. Nelle fasi iniziali, la malattia, può manifestarsi con difficoltà di comprensione ed elaborazione del linguaggio, cambiamenti repentini di umore, incapacità di seguire delle indicazioni precise, senso di disorientamento e tendenza a trascurare la propria sicurezza personale, l’igiene e la nutrizione. Uno studio condotto dalla Washington University School of Medicine di St. Louis pubblicato sulla rivista Neurology, ha dimostrato che ancor prima che questo morbo venga diagnosticato, circa il 90 per cento delle persone hanno esperienza di sintomi comportamentali e psicologici quali ansia, depressione, agitazione. In questo studio 2.416 persone di 50 anni, che alla loro prima visita non manifestavano alcun disturbo cognitivo, sono state seguite per 7 anni. Il 30 per cento dei soggetti che hanno sviluppato successivamente demenza, già dopo 4 anni di studio hanno iniziato a soffrire di depressione.
Cosa possiamo fare per curare il nostro cervello e prevenire questi disturbi?
1. Un interessante aspetto già evidenziato negli ultimi anni da vari studi, è quello che associa bassi livelli di DHA a malattie di tipo neurodegenerativo. Il DHA o acido docosaesaenoico, un omega-3, è un componente strutturale molto importante del cervello ed è definito essenziale perché il nostro organismo non può sintetizzarlo ma deve assimilarlo con la dieta. Garantire un buon apporto quotidiano di omega-3 contribuisce pertanto a prevenire il declino mentale e la degenerazione cerebrale.
2. L’esercizio fisico fornisce un effetto protettivo per il cervello attraverso la produzione di sostanze nutritive e di supporto per le cellule nervose garantendone la sopravvivenza e lo sviluppo, determinandone un miglioramento delle interconnessioni e proteggendole da eventuali danni. Svolgere attività fisica quotidianamente, determina inoltre un aumento del numero dei mitocondri, le centrali elettriche della cellula, che si traduce in un miglioramento dell’efficienza e della velocità del funzionamento del cervello.
3. Il sonno è essenziale non solo per rigenerare il corpo, ma è indispensabile anche per il cervello. Il sonno permette di migliorare la memoria, aiutare ad eseguire prestazioni che richiedono particolare abilità, mantenere la lucidità del pensiero. Inoltre il sonno favorirebbe la modificazione dei circuiti neurali che controllano il comportamento, l’apprendimento e la memoria creando nuove relazioni interneuronali ed eliminandone altre (plasticità neuronale). Eventi che disturbano questi meccanismi e che quindi creano scompensi a livello di efficienza di trasmissione sinaptica sono oggigiorno correlati a numerose malattie neurologiche e psichiatriche, che vanno da disordini dello spettro shizofrenoide, alla malattia di Alzheimer.