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MATERNITA’ E RISCHIO DI OBESITA’ DEL NEONATO IN ETA’ ADULTA

MATERNITA’ E RISCHIO DI OBESITA’ DEL NEONATO IN ETA’ ADULTA
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L’obesità è ormai un’epidemia globale e si associa a disfunzioni metaboliche e disturbi cronici.

E’ stato dimostrato che il rischio di obesità e i profili di metilazione del DNA della prole possono essere influenzati dalla nutrizione materna, così come, dunque, il consumo di una dieta ad alto contenuto di grassi (HFD) durante la gravidanza. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare se disregolazioni metaboliche e anomalie fisiologiche nella prole causati da una HFD materna possano essere ridotti da trattamenti con donatori metilici durante gravidanza e allattamento. Topi femmine C57BL/6 sono state suddivise in diversi gruppi ad ognuno dei quali sono stati somministrati determinati nutrienti (dieta di controllo, dieta di controllo + donatori metilici (Met), HFD e HFD + Met) durante la gestazione e l’allattamento. La prole di ciascuno gruppo è stata svezzata con una dieta di controllo a 3 settimane di età. I risultati fisiologici (aumento di peso, composizione adiposo) e metabolici (analisi biochimiche su plasma) sono stati valutati in maschi e femmine della prole adulta. I profili di espressione e di metilazione del DNA su geni obesogenici inclusi PPAR I³, acido grasso sintasi, leptina e adiponectina sono stati rilevati anche nel grasso viscerale della prole. I risultati hanno mostrato che la supplementazione dietetica con donatori metilici può prevenire gli effetti negativi di HFD materne sulla prole. Cambiamenti nell’espressione e nella metilazione del DNA di geni associati all’obesità indicano che la regolazione epigenetica può contribuire agli effetti indotti da fattori dietetici materni sulla prole.