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MIGLIORAMENTO DEL SONNO E RIDUZIONE DELLO STRESS CON I PREBIOTICI

MIGLIORAMENTO DEL SONNO E RIDUZIONE DELLO STRESS CON I PREBIOTICI
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I ricercatori ritengono che i prebiotici possono essere efficaci contro l’insonnia indotta da stress.

I ricercatori hanno recentemente pubblicato uno studio sulla rivista Behavioral Neuroscience che correla il consumo di prebiotici ad un sonno più riposante. Un team di ricercatori, guidato da Robert Thompson del Dipartimento di Fisiologia Integrativa dell’ Università del Colorado, ha condotto un test di laboratorio sui topi; dai risultati delle analisi è stato confermato che l’uso di prebiotici riduce l’insonnia legata allo stress.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che lo stress può alterare la flora intestinale. I batteri alterati influenzano l’asse cervello-intestino, che collega il sistema endocrino e nervoso. Modificazioni di questi sistemi possono portare ad episodi di insonnia ormono-indotta. Quando il corpo subisce stimoli stressanti, può innescare cambiamenti nella secrezione, nella motilità e nella funzione della mucosa. Questo può creare un ambiente ostile per i batteri buoni. Un’alterata flora batterica può anche portare a problematiche gastrointestinali come le malattie infiammatorie dell’intestino, la sindrome dell’intestino irritabile e la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). La squadra di Thompson ha utilizzato due gruppi di ratti di laboratorio di sesso maschile. Il gruppo di controllo è stato alimentato con cibo standard. L’altro gruppo ha ricevuto un supplemento prebiotico assieme al cibo. Nel corso di un periodo di 4 settimane sono stati, dunque, raccolti e analizzati campioni di feci dei topi. I risultati delle analisi mostrano un aumento di batteri intestinali buoni nel gruppo che aveva assunto I prebiotici. Uno dei batteri trovati, Lactobacillusrhamnosus, è noto per aiutare la funzione del sistema immunitario. I ricercatori hanno anche raccolto informazioni sui cicli sonno-veglia dei ratti usando l’elettroencefalografia. In condizioni normali, i topi del gruppo di controllo hanno trascorso meno tempo in NREM (non-rapideyemovement) del sonno rispetto a quelli che hanno ricevuto i prebiotici. Durante il sonno NREM, l’attività cerebrale si riduce drasticamente. Alcuni ricercatori ritengono che il corpo utilizza questa fase per elaborare le informazioni e memorizzare i ricordi.

Il team ha, poi, indotto stress a entrambi i gruppi di ratti tramite scosse elettriche. Dai risultati, il gruppo prebiotico ha mostrato un aumento significativo dei cicli di sonno REM rispetto al gruppo di controllo. Il sonno REM è associato ad un miglior recupero dallo stress. I ricercatori concludono che i prebiotici favoriscono la crescita di batteri buoni nel tratto gastrointestinale. Questo rafforza l’asse intestino-cervello, che permette al corpo di recuperare in modo più efficiente da un infortunio legato allo stress. Ulteriori studi sono necessari per capire esattamente come i prebiotici siano in grado di influenzare il sonno. I ricercatori devono ora scoprire i meccanismi chimici che collegano la flora batterica intestinale con il ciclo del sonno. Studi futuri potrebbero portare a trattamenti più efficaci per l’insonnia e le altre condizioni che riguardano l’asse cervello-intestino.