Home ABSTRACT NUTRIZIONE, FUNZIONE ENDOTELIALE E PAZIENTI CARDIOMETABOLICI
0

NUTRIZIONE, FUNZIONE ENDOTELIALE E PAZIENTI CARDIOMETABOLICI

NUTRIZIONE, FUNZIONE ENDOTELIALE E PAZIENTI CARDIOMETABOLICI
0

Diversi anni fa, i risultati del Diabetes Prevention Program (DPP) ha rivelato il potere del cambiamento dello stile di vita per ridurre il tasso di progressione verso il diabete nei soggetti ad alto rischio. Nello studio condotto su 3234 soggetti in sovrappeso o obesi con ridotta tolleranza al glucosio, la dieta e un programma di allenamento che avevano come obiettivo la perdita di almeno il 7% del peso corporeo hanno ridotto l’incidenza del diabete a tre anni del 58%, quasi il doppio rispetto alla metformina. Arricchire una dieta ipocalorica con frutti ricchi di fitonutrienti e verdure, in particolare quelle ad alto contenuto di polifenoli cardioprotettivi, possono migliorare i benefici cardiovascolari. Ad esempio, uno studio recente ha mostrato che una dieta ricca di polifenoli era in grado di migliorare la funzione endoteliale e di ridurre il rischio cardiovascolare in 92 soggetti ipertesi in sole otto settimane. Dopo l’infusione di acetilcolina, il flusso sanguigno dell’avambraccio aumentava 9 volte di più nel gruppo che consumava sei porzioni giornaliere di frutta e verdure, inclusi cioccolato fondente e bacche, alimenti ricchi di polifenoli, rispetto a quelli del gruppo a basso controllo. Un altro studio, randomizzato controllato, ha testato il modo in cui i polifenoli della fragola e del mirtillo rosso sono stati in grado di influenzare i pazienti con pre-diabete, ad alto rischio di diabete conclamato. In sei settimane, la resistenza all’insulina era diminuita significativamente nel gruppo che aveva assunto polifenoli. Questo è vero non solo per i mirtilli e le fragole; uno studio controllato randomizzato ha rivelato che le diete ad alto contenuto di polifenoli sono in grado di migliorare i marcatori cardiometabolici così come il metabolismo del glucosio. Gli interventi sullo stile di vita sono più efficaci se personalizzati e adattati alla loro quotidianità; in questo senso diventa fondamentale, per gli esperti del settore, la compliance con il paziente per avere migliori risultati e soprattutto duraturi nel tempo. Un’alimentazione idonea per contrastare lo sviluppo del diabete potrebbe, dunque, essere costituita da alimenti a basso indice glicemico, un’elevata quantità di fibre e di polifenoli.

( – Goldberg, RB, Mather, K. Targeting the consequences of the metabolic syndrome in the Diabetes Prevention Program. Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2012;

  • Rosas LG, Lv N, Azar K, Xiao L, Yank V, Ma J. Applying the Pragmatic-Explanatory Continuum Indicator Summary model in a primary care-based lifestyle intervention trial. Am J Prev Med. 2015;
  • Lien LF, Brown AJ, Ard JD, et al. Effects of PREMIER lifestyle modifications on participants with and without the metabolic syndrome. Hypertension. 2007;
  • Noad RL, Rooney C, McCall D, et al. Beneficial effect of a polyphenol-rich diet on cardiovascular risk: a randomised control trial. Heart. 2016;
  • Paquette M, Medina Larqué AS, Weisnagel SJ, et al. Strawberry and cranberry polyphenols improve insulin sensitivity in insulin-resistant, non-diabetic adults: a parallel, double-blind, controlled and randomised clinical trial. The British Journal of Nutrition. 2017;
  • Bozzetto L1, Annuzzi G, Pacini G, et al. Polyphenol-rich diets improve glucose metabolism in people at high cardiometabolic risk: a controlled randomised intervention trial. Diabetologia. 2015)