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PENSIERO POSITIVO E LONGEVITA’

PENSIERO POSITIVO E LONGEVITA’
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Sei felice e ti senti bene? Probabilmente vivrai più a lungo.

Avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita è, secondo i bio-psicologi dell’University College London, il modo migliore per vivere più a lungo, soprattutto quando si arriva all’età di circa di sessant’anni con la tendenza a trascurarsi un po’.

I ricercatori in questione appartengono a quella branca della psicologia che viene definita “psicologia positiva” che, invece di concentrarsi sui problemi, da valore ai tratti personali e alle emozioni come la felicità, la gioia e l’umorismo.

Nel 2008 Yoichi Chida e Andrew Steptoe hanno pubblicato una metanalisi  in cui hanno raccolto i risultati di 70 studi epidemiologici sull’effetto dei sentimenti positivi sull’aspettativa di vita.

Dai dati è emerso che le persone sane, che sono soddisfatte di sè stesse e della propria vita, hanno il 18% in meno di probabilità di morire rispetto alla media.

Come scritto all’inizio, i sentimenti positivi fanno bene a tutti ma in particolare agli ultracinquantenni: il loro tasso di mortalità diminuisce del 26% e inoltre offre una protezione per il cuore, infatti la possibilità di morte per cause cardiovascolari è il 29% in meno in coloro che vivono di pensieri positivi.

Quanto appena detto si riferisce alla popolazione sana infatti il pensiero positivo ha meno effetto nelle persone malate.

Uno stato d’animo positivo riduce comunque  il tasso di mortalità ma solo del 2% nelle persone malate.

La conclusione dei ricercatori è stata:

“È possibile che la sanità pubblica e programmi educativi mirati ad aumentare la resilienza allo stress della vita e promuovere il benessere positivo siano estremamente utili e necessari, ma anche l’attenzione al miglioramento degli stati positivi e all’eliminazione degli stati affettivi negativi può migliorare l’adattamento del paziente alla malattia fisica “.

Fonte:  Psychosom Med. 2008 Sep;70(7):741-56.