Home ABSTRACT RIDURRE LE CALORIE PER FAVORIRE IL RINGIOVANIMENTO CELLULARE
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RIDURRE LE CALORIE PER FAVORIRE IL RINGIOVANIMENTO CELLULARE

RIDURRE LE CALORIE PER FAVORIRE IL RINGIOVANIMENTO CELLULARE
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Da molti anni ormai circolano teorie controverse sulla pratica del digiuno, sugli effetti che può avere per l’organismo, sull’efficacia di questo “metodo” per ottenere un miglioramento spirituale e psicofisico, ecc. Quello che comunque è stato accertato è che per millenni l’uomo ha vissuto in situazioni di periodiche scarsità di cibo, che hanno avuto ripercussioni sul suo patrimonio genetico ed hanno portato il DNA a sviluppare meccanismi protettivi per adattarsi alle fasi alterne di abbondanza e carestia. Ad esempio le membrane cellulari hanno sviluppato un’alta sensibilità all’insulina, un ormone anabolizzante che garantisce l’immagazzinamento delle sostanze assunte. Sebbene ciò abbia una logica considerevole, oggi, soprattutto nel mondo occidentale, l’abbondanza di cibo ha desensibilizzato le cellule all’insulina: per evitare un eccessivo accumulo di nutrienti, che si traduce in grandi quantità di calorie, si sono rese meno sensibili a questo ormone che quindi resta in quantità maggiori nel sangue. Elevati livelli di insulina aumentano l’immagazzinamento di grassi, lo stress ossidativo e favoriscono condizioni infiammatorie nel corpo.
In quest’ottica diversi studi hanno dimostrato che effettuare digiuni intermittenti può andare ad agire su specifici meccanismi di riparazione genetica che stimolano il ringiovanimento cellulare e bloccano la formazione e la proliferazione di cellule tumorali. Tra questi, ad esempio, i meccanismi che portano ad aumenti dei livelli di HGH (Human Growth Hormone) e riduzione dei livelli di IGF-1 (insulin-like growth factor-1).
Lo conferma anche lo scienziato italiano Valter Longo, direttore del Longevity Institute e professore di gerontologia e scienze biologiche alla University of Southern California a Los Angeles e Senior Group Leader all’Istituto IFOM di Milano, nella sua ricerca pubblicata su Cell Stem Cell (http://www.cell.com/cell-stem-cell/home). In particolare la ricerca ha evidenziato l’azione del digiuno sul sistema immunitario in pazienti malati di cancro. Due-tre giorni di digiuno totale, a base di sola acqua, da seguire prima e dopo i giorni di terapia, proteggono le cellule staminali dalla terapia antitumorale e dall’invecchiamento. L’alternanza di cicli di digiuno e dieta normale ha in questo caso favorito la capacità di rigenerare le cellule del sistema immunitario, compromesso dalla chemioterapia ma anche sottoposto al processo di invecchiamento. Risultati interessanti si sono avuti anche per i malati di Alzheimer, contro l’invecchiamento in generale e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. In buone condizioni di salute, un giorno alla settimana di astinenza dal cibo o di dieta molto restrittiva (700 -800 KCal) può essere seguita senza problemi, mentre sottoporsi a digiuno è sconsigliato per chi ha problemi metabolici, per i diabetici e gli ipotesi. E’ importante considerare infatti che soprattutto nei mesi più caldi, una situazione di deficit calorico può provocare svenimenti, ipotensione, ipoglicemia.