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STRETCHING: AGIRE IN MODO EFFICIENTE CONTRO I DOLORI ALLE ARTICOLAZIONE

STRETCHING: AGIRE IN MODO EFFICIENTE CONTRO I DOLORI ALLE ARTICOLAZIONE
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Il dolore alle articolazioni può privare l’uomo dei più semplici piaceri della vita come mantenere una posizione eretta e passeggiare, fare giardinaggio o rincorrere una palla da tennis in campo. Anche in movimenti di base per superare la giornata, come salire in macchina o scendere le scale, si possono riscontrare delle difficoltà.

Le cause più comuni dei dolori articolari comprendono artrite, precedenti lesioni, tensione dovuta a certi movimenti ripetitivi, problemi di postura, invecchiamento e inattività. Nella pratica comune si cerca di evitare i movimenti che causano dolore ma in realtà limitarli può indebolire i muscoli e peggiorare così i problemi articolari.

L’attività fisica o più precisamente l’esecuzione di esercizi mirati ed eseguiti correttamente possono rappresentare una strategia duratura per sopprimere il dolore ad esempio alla caviglia, al ginocchio, all’anca o alla spalla. Per alcune persone l’attuazione di questi esercizi potrebbe rappresentare un aiuto per ritardare un futuro intervento chirurgico e la giusta routine dovrebbe prevedere l’accoppiamento di allenamenti articolari mirati con una semplice e breve camminata. Nonostante la tipologia di allenamento debba essere altamente personalizzata, stabilita sulla base delle caratteristiche del soggetto e in base alla problematica, questi semplici consigli di stretching invece ritengo possano essere utili per qualsiasi allenamento:

  1. Dare importanza al riscaldamento. I muscoli si allungano più facilmente quando sono caldi, per questo motivo fare esercizi di riscaldamento prima di un qualsiasi allenamento, o fare una doccia o un bagno caldo potrebbe essere una buona pratica da attuare.
  2. Allungarsi ma senza sentire dolore Allungare solo fino al punto di lieve tensione, mai fino al punto di dolore. Se un tratto fa male e meglio ritornare lentamente alla posizione di partenza e nel caso riprova facendo attenzione. Con il tempo e la pratica, la flessibilità migliorerà.
  3. La respirazione. È necessario controllare il proprio respiro durante lo stretching in modo anche da concentrarsi il più possibile sul movimento che si sta eseguendo. Una buona e corretta respirazione è importante perché un’adeguata ossigenazione attenua lo stato di tensione.
  4. Frequenza delle sedute di stretching. Se lo stretching sarà eseguito con maggiore frequenza, anche più volte al giorno, si potranno ottenere ottimi miglioramenti a livello muscolare e tendineo per la prevenzione dei traumi articolari, migliore capacità di movimento, benefici sul sistema cardiocircolatorio e respiratorio e infine benefici sul sistema nervoso riducendo lo stress fisico.

Fonte: Harvard Health Publishing