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STRETCHING STATICO E SALTO

STRETCHING STATICO E SALTO
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Un recentissimo studio dell’Universita’ di Messina (Med Sport 2016) ha valutato il razionale dello stretching statico immediatamente prima diversi test di salto (Squat Jump, Countermovement Jump e Stiffness Test). La pratica comune prevede che durante gli esercizi di riscaldamento vengano inseriti esercizi di stretching statico perché si ritiene che possano ridurre gli infortuni, aumentare l’ampiezza del movimento e migliorare la prestazione sportiva. Sessanta ragazzi dai 21 ai 27 anni sono stati arruolati per questo studio. 42 erano agonisti mentre i restanti erano amatori. Questi soggetti sono stati divisi in 2 gruppi, uno che faceva stretching statico (SS) durante il riscaldamento e uno che non lo faceva (NS). In particolare le sessioni SS prevedevano 6 esercizi di allungamento mantenuto ciascuno per 20 secondi e ripetuto 2 volte. L’intensità dello stretching impostata era valutata 5-6 sulla scala di Borg. Due minuti dopo la fine del riscaldamento venivano eseguiti i test di salto mediante pedana Optojump che calcola tempi di volo e di contatto. I risultati dimostrarono che le varie prestazioni di salto erano tutte peggiorate nel gruppo dello stretching statico (SS) rispetto al controllo. Risulterebbe dunque sconsigliata la pratica diffusa di utilizzare sessioni SS durante il riscaldamento di attività sportive che prevedano il salto verticale nel proprio gesto tecnico.