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LA VALUTAZIONE BAROPODOMETRICA CON TAPIS ROULANT

LA VALUTAZIONE BAROPODOMETRICA CON TAPIS ROULANT
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Il Running Lab, presso lo Studio di Valutazione Motoria ”Accademia del Fitness Lab “ Parma, creato dalla collaborazione tra il dott Massimo Spattini, il Prof Davide Antoniella e la Sensor Medica rappresenta un servizio innovativo di analisi dedicata alla valutazione biomeccanica-posturale, flessibilità in modalità libera e guidata, forza muscolare in modalità statica e dinamica e con riprese video su un tapis roulant dotato di sensori sensibili alla pressione che permette anche di valutare eventuali anomalie posturali  nonché le alterazioni dei parametri misurati durante la corsa e il passo.

A queste analisi si aggiunge una attenta anamnesi generale con analisi osteopatica e analisi strumentale video e fotografiche, test posturali di forza specifici e generali, statici e dinamici.

Durante l’attività la rilevazione di frequenze cardiache, pressioni arteriose e variabilità cardiaca, permetterà di identificare il punto zero (punto di effettiva partenza del soggetto) per programmare qualsiasi obiettivo nel modo più efficace e individualizzato possibile.

È importante combinare l’attività cardio-respiratoria all’esame baropodometrico sia con sportivi che con   amatori e con chiunque effettua attività aerobica-muscolare, compreso i bambini.

 Il tapis roulant baropodometrico rivestito di sensori sotto il tappeto di camminamento, consente una accurata analisi delle pressioni plantari, rilevando la distribuzione del carico a terra durante le fasi della camminata e della corsa in condizione di comfort e di incremento di intensità, esaminando come l’apparato locomotore compie ogni singolo movimento nella sua dinamicità.

L’utilizzo di telecamere sincronizzate consente anche una dettagliata valutazione dell’atteggiamento posturale durante il movimento mettendo in evidenza come si sposta il peso, l’appoggio e i tempi di carico durante la camminata, evidenziando la percentuale di appoggio sull’avampiede e sul retropiede ed eventuali casi di pronazione e supinazione.

Questo test permette di fare delle valutazioni anatomiche e funzionali del piede e di altri distretti corporei ad esso connessi.

Permette inoltre di riscontrare disturbi del sistema muscolo-scheletrico, posture errate, ma anche disturbi correlati a patologie di tipo vascolare.

L’esame pertanto è utile nel descrivere la morfologia, la funzione e disfunzione del piede e dei segmenti corporei ad esso interconnessi (caviglia, ginocchio, anca etc…)

L’esame si rivela anche molto utile prima, durante e dopo la fase riabilitativa.

Il piano di lavoro programmato per l’attività fisica, qualsiasi obiettivo si abbia, sottopone le strutture osteomuscolari e articolari a continui sovraccarichi per la ripetitività dei gesti atletici, soprattutto se questi ultimi non vengono eseguiti nella maniera corretta programmata.

Seppur basato su test cardio-polmonari precisi, sarà del tutto inefficace se non supportato da una corretta analisi baropodometrica, perché può attivare le complicanze di infortuni non recuperati e aggravare le disfunzioni più comuni: iperpronazione/ipersupinazione con conseguenti distorsioni o tendiniti, talloniti, fasciti plantari, tendinopatie e gonalgia ecc.

L’esame, combinato con le altre valutazioni, potrà pertanto fornire elementi importanti riguardo sovraccarichi anatomici e funzionali, idoneità delle calzature sportive ed eventualmente delle ortesi plantari testandone l’idoneità.

L’esame baropodometrico eseguito in questa maniera diventa una “gait analysis” ovvero la valutazione della biomeccanica dell’apparato locomotore per applicare una corretta programmazione di qualsiasi obiettivo.

Correre con la consapevolezza di farlo nel modo corretto, dal punto di vista della postura e della dinamica, indossando la tipologia di calzatura più idonea, con la corretta e funzionale intensità, è fondamentale per prevenire gli infortuni e correggere le cause dei propri disturbi, permettendo il fisiologico ed efficace incremento dei carichi.

Troppo spesso l’entusiasmo iniziale viene interrotto da difficoltà osteo-mio-articolari dettate da una cattiva programmazione che non tiene conto che volume e intensità devono seguire l’effettiva condizione del soggetto.

Tale valutazione ha quindi da subito una funzione preventiva permettendo di  poter personalizzare il programma di allenamento,  eventuali terapie di supporto,  gli esercizi propriocettivi  e di stretching dei diversi distretti muscolari in modo funzionale,   affinando la tecnica, migliorando  il  passo,   evitando lesioni muscolari e osteoarticolari e permettendo di migliorare la performance sportiva per raggiungere gli obiettivi prefissati nel modo più corretto, protettivo, cautelativo possibile. 

Massimo Spattini, Davide Antoniella