MUSCOLI, ALLENAMENTO E CARNE ROSSA: FACCIAMO CHIAREZZA
Proprio di recente, come avrete notato, c’è stato un gran clamore riguardo la notizia che la carne rossa è stata ritenuta cancerogena dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il messaggio percepito è stato che prima o poi tutti coloro che consumano carne avrebbero avuto un tumore all’intestino. In un periodo dove il “veganismo” appare “politically correct” questa notizia è stata cavalcata dai più travisando la realtà che invece classifica come cancerogene le carni lavorate, cioè quelle trattate con salature, fermentazione e affumicazione (wurstel, salsicce, pancetta, ecc) mentre la carne rossa è classificata come “potenzialmente cancerogena”, non escludendo che i casi di cancro riscontrato siano in realtà legati ad altri fattori. Questa notizia si aggiunge a un’altra meno pubblicizzata ma anche’essa negativa nei confronti della carne rossa, legata a unostudio che dimostrerebbe che la carne rossa può favorire le malattie cardiovascolari a causa del suo alto contenuto di L-carnitina che viene metabolizzata dalla flora batterica e trasformata nel composto TMAO (Ossido-trimetilammina) che è in grado di provocare l’aterosclerosi. Inoltre è stato visto che i soggetti che consumavano carne avevano livelli più alti di TMAO rispetto ai vegetariani che assumevano la L-carnitina come integratore. Questo suggerirebbe che una dieta basata sulla carne rossa indurrebbe lo sviluppo di una flora batterica intestinale in grado di convertire la L-carnitina in TMAO favorendo le malattie cardiovascolari. Brutte notizie, dunque, per gli atleti che da sempre sono dei grandi consumatori di carne di manzo!Comunque questo studio non è conclusivo nel dimostrare che la carne rossa causi le malattie cardiovascolari ma semplicemente evidenzia un’associazione. Per esempio, per chiarire meglio il concetto, possiamo dire che statisticamente le persone che sanno nuotare muoiono di più per annegamento, ma il fatto che sappiano nuotare non è la causa per la quale muoiono ma è bensì il fatto che si spingono più facilmente in zone dove l’acqua è più alta. Inoltre il TMAO è stato trovato anche in certi cibi come la soia e il pesce che sono invece ritenuti in grado di diminuire il rischio cardiovascolare e alcuni studi dimostrano che la L-Carnitina può prolungare la sopravvivenza di individui sopravvissuti a un infarto.
Ma perché la carne di manzo è così importante per chi vuole aumentare la massa muscolare?
Innanzitutto la carne di manzo è ricca di proteine, circa 30 grammi ogni 100 grammi di carne, ad alto valore biologico e di facile assorbimento, infatti possono essere utilizzate per promuovere la sintesi proteica favorendo l’aumento della massa muscolare nel giovane e prevenendo la perdita di massa muscolare nell’anziano. Inoltre è ricca delle vitamine del gruppo B, fondamentali per la conversione del cibo in energia, e di zinco che promuove la produzione di testosterone. La carne di manzo, soprattutto quella proveniente da allevamento al pascolo, è particolarmentericca di CLA (acido linoleico coniugato) che appartiene alla famiglia degli acidi grassi polinsaturi derivati dall’acido grasso essenziale omega 6, l’acido linoleico. Il CLA è in grado di modificare la composizione corporea favorendo sia l’aumento di massa muscolare, sia la perdita di grasso, e favorisce l’aumento di testosterone riducendo la sua conversione in estrogeni grazie alla sua capacità di inibire l’enzima aromatasi, responsabile della conversione del testosterone in estradiolo. Inoltre, la carne rossa è particolarmente ricca di creatina che stimola sia l’aumento di forza, grazie alla sua capacità di aumentare la sintesi di ATP, sia l’aumento della massa muscolare, stimolando la produzione di miosina e diminuendo la produzione della miostatina che blocca la crescita muscolare. Il meccanismo alla base quindi dell’effetto favorente lo stimolo infiammatorio cronico che porta all’ateriosclerosi, sembra proprio quindi delle endotossine batteriche prodotte dai batteri veicolati con la carne i quali sono annientati dalla cottura, ma non le loro endotossine. Inoltre, un’alimentazione ricca di carne predispone a una flora batterica in grado di trasformare la carnitina in TMAO che in presenza di infiammazione predispone a malattie cardiovascolari. La chiave di lettura di tutto ciò è che se non si vuole rinunciare ai grandi benefici a livello atletico che la carne rossa può dare, bisogna contrastare l’infiammazione con una grande quantità di flavonoidi e antiossidanti contenuti ad esempio nella frutta e nella verdura e anche con l’assunzione di sostanze alimentari prebiotiche (presenti per esempio anche nel vino rosso) che possono modulare la formazione di un microbiota intestinale (batteri) più favorevole, che non metabolizzi la carnitina in TMAO.
Foto: Alex Ardenti