La produzione di GH raggiunge il suo picco massimo all’età di 20 anni per poi calare del 14% ogni decennio cosicché la produzione del GH all’età di 60 anni è ridotta alla metà.
Se a 20 anni la produzione giornalmente raggiunge 500 mcg a 40 anni si trova a 200 mcg; di conseguenza in un anziano di 80 anni si avranno dei livelli di ormone di circa 25 mcg.
Gli individui con deficit di GH legato all’età diventano più facilmente sovrappeso, flaccidi, fragili e letargici, hanno problemi di sonno, di osteoporosi di concentrazione, di memoria, di interesse sessuale e si stancano facilmente.
Con le terapie anti-aging a base di GH questi sintomi regrediscono.
Il GH può allungare la vita proteggendo dalle malattie cardiovascolari tramite la produzione di IGF-1 che ha un effetto protettivo a livello endoteliale.
Il GH inoltre è efficace nel potenziare il sistema immunitario, che perde di funzionalità col passare degli anni (immunosenescenza), favorendo lo sviluppo dei timociti.
In effetti, la maggior parte degli effetti del GH è mediata dall’IGF-1, che è prodotto dal fegato e dai tessuti periferici in risposta alla secrezione di GH.
I livelli di IGF-1 calano parallelamente al calo del GH.
Cambiamenti della composizione corporea come aumento della massa grassa, diminuzione della massa muscolare ed ossea, avvengono sia in pazienti con malattie da deficit di secrezione di GH ipofisario, che negli adulti sani che invecchiano.
Il concetto che il GH possa ringiovanire, trae spunto da molte somiglianze viste nella composizione corporea degli adulti che invecchiano, ed i giovani affetti da severo deficit di GH.
Una delle più importanti pietre miliari della storia della medicina anti-aging è stata la ricerca prodotta dal New England Journal Of Functional Medicine il 5 luglio del 1990, con la quale Rudman et al documentavano il primo studio clinico sull’utilizzo del GH in uomini anziani.
Mettendo a confronto 12 uomini tra i 61 e 81 anni in terapia sostitutiva con GH biosintetico con un gruppo analogo per sei mesi, i ricercatori hanno riscontrato un aumento medio dell’8,8% di massa magra e una perdita del 14% di massa grassa (senza dieta o esercizio fisico), un miglioramento dell’elasticità e del tono della pelle e un aumento della densità ossea nel gruppo in terapia col GH.
Il trattamento con il GH attualmente è quello più efficace nel far apparire le persone più giovani.
La pelle delle persone anziane tende a diventare più sottile e a perdere la sua consistenza, il GH ne aumenta lo spessore e scaturisce un effetto tipo “lifting”.
Nello studio di Rudman sopracitato, lo spessore della pelle è aumentato del 17%; il 66% ha riportato un miglioramento della consistenza ed elasticità cutanea e un 38% ha riportato anche una ricrescita dei capelli.
Dopo poche settimane di trattamento le rughe più profonde si attenuano, il grasso nel viso e le borse adipose sotto gli occhi diminuiscono, i muscoli facciali si tonificano e tengono più adesi la pelle.
Il GH esercita questo effetto lifting sulla pelle anche aumentando la sintesi di collagene e dell’elastina che sono alla base della struttura epidermica.
Questo miglioramento dell’elasticità della pelle si dimostra con il test del “pizzicotto”, prendendo tra pelle e indice una plica della pelle sopra il dorso della mano, normalmente il tempo necessario allo spianamento della pelle è circa di 1 secondo ogni decade di età e questo è un metodo per determinare l’età biologica della pelle.
In terapie con il GH questo tempo viene diminuito dal 30 al 50%.
Sebbene negli anziani la somministrazione di GH possa apportare rilevanti benefici nella composizione corporea (- grasso + muscolo) e nel metabolismo osseo, non si sono visti rilevanti miglioramenti nella forza muscolare e nella capacità funzionale.
Questo può essere dovuto al fatto che esistono varie isoforme di IGF-1 e nel muscolo l’MGF (meccano growth factor) è quello che gioca il ruolo più importante nel regolare la forza muscolare, stimolando la sintesi delle cellule satelliti ed aumentando l’attività delle unità motorie.
Il MGF è prevalentemente prodotto sotto stimolo degli esercizi contro resistenza, e il GH poco fa nella sua sintesi.
Da quanto è stato detto, si evince dell’importanza dell’attività fisica contro resistenza, sia come stimolo naturale del GH che come unico metodo per mantenere livelli accettabili di MGF, anche qualora si ricorresse alla terapia esogena di GH.
Molti studi hanno riportato effetti collaterali, in verità in una piccola percentuale di soggetti, in seguito all’assunzione di GH: artralgia diffusa, formicolio alle mani, sindrome del tunnel carpale, ginecomastia, intolleranza al glucosio; per lo più reversibili alla sospensione del trattamento.
POSOLOGIA
Il dosaggio terapeutico è in relazione al peso corporeo e la dose media settimanale per una terapia anti-aging è approssimativamente compresa tra le 2 e le 8 UI la settimana (1mg equivale a circa 3UI).
La maggior parte degli specialisti in medicina anti-aging consiglia una somministrazione alla sera, cinque giorni su sette con un intervallo settimanale di due giorni per mantenere la produzione fisiologica e non inibire la produzione ipofisaria, prima di coricarsi in maniera da mimare la normale produzione endogena.
FONTI:
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