Dove finisce il grasso quando dimagriamo? Pur ossessionati da diete e allenamenti brucia grassi che ci liberino dal peso in eccesso, ignoriamo come funziona il suo processo di smaltimento. E’ questa l’osservazione di due ricercatori che dalle pagine del British Medical Journal hanno provato a spiegare che sì, per migliorare il proprio indice di massa corporea bisogna diminuire la quantità di calorie introdotte e aumentare l’attività fisica, ma pensare che il grasso si trasformi “in energia” non è corretto, nonostante questa sia la risposta più gettonata, anche tra gli stessi medici. Ad impedirlo è una legge biochimica che dovremmo avere imparato tutti a scuola, la legge di conservazione della massa. Il metabolismo dei grassi prevede che la scissione delle molecole, formate da carbonio, idrogeno e ossigeno, liberi energia, ma i prodotti di questa reazione non scompaiono nel nulla. Infatti, l’utilizzo dei grassi per ricavarne energia comporta la produzione di grandi quantià di molecole di scarto che, nel caso di metabolismo aerobio – cioè basato sull’utilizzo di ossigeno – sono principalmente acqua e anidride carbonica.
La quantificazione di quanto viene espulso con la respirazione, realizzata su suggerimento di uno dei due autori, Ruben Meerman, in seguito ad un rapido e notevole calo ponderale, mostra che quando 10 chilogrammi di grasso corporeo vengono ossidati, 8.4 si dissolvono attraverso i polmoni sotto forma di anidride carbonica (CO2) mentre i restanti 1.6 Kg diventano acqua (H2O), che viene espulsa tramite urina, sudore, perspirazione, lacrime. Insomma, l’80% del grasso è smaltito attraverso la respirazione: i polmoni sono un organo importante per la perdita di peso. «Respirare non fa dimagrire. Respirare non peggiora il fenomeno del riscaldamento climatico». Per rispondere ad alcuni dei più frequenti quesiti che si sono sentiti rivolgere gli autori.
«C’è una tremenda ignoranza e confusione sul processo metabolico che porta alla perdita di peso» ha commentato il professor Andrew Brown, a capo della School of Biotecnology and Biomolecular Sciences della University of New South Wales. «Sembra che la maggior parte delle persone ignori i meccanismi di base del funzionamento del nostro corpo». Invece, concludono i ricercatori, in un’epoca in cui l’obesità è un problema così grave e diffuso, dovremmo tutti possedere quelle minime conoscenze di base che ci permetterebbero di rispondere correttamente alla domanda “Dove finisce il grasso quando dimagriamo?”.
La Stampa 19/12/2014