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ALTI LIVELLI DI PROTEINE NELLA DIETA NON SONO DANNOSE PER I RENI

ALTI LIVELLI DI PROTEINE NELLA DIETA NON SONO DANNOSE PER I RENI
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Uno dei dibattiti più accesi nel mondo della nutrizione riguarda l’intake proteico giornaliero: quante proteine è opportuno assumere per mantenersi in salute senza intaccare la funzionalità dei principali organi deputati al metabolismo proteico? Per molti anni le linee guida italiane hanno formulato indicazioni relative al quantitativo proteico giornaliero molto basse, pari a 0.6g per kg di peso corporeo per ciascun individuo per poi arrivare recentemente a 0,9 come dai LARN. Fortunatamente si è compresa l’importanza dell’assunzione di un adeguato apporto proteico per mantenere uno stato di salute ottimale. Le proteine svolgono infatti numerose, importanti e fondamentali funzioni nel nostro organismo, non a caso alcuni degli amminoacidi esistenti sono definiti essenziali, in quanto il nostro organismo non è in grado di produrli e dunque dobbiamo ottenerli necessariamente dagli alimenti per garantire una sintesi proteica efficiente ed ottimale. I body builder e tutti gli appassionati di fitness che ricercano un aumento della massa muscolare lo sanno bene, ma spesso vengono messi in allarme per il fatto che un eccessivo consumo di proteine possa danneggiare i principali organi deputati al loro metabolismo, ovvero reni e fegato. Questi ultimi infatti si occupano di metabolizzare le proteine e di smaltire i cataboliti prodotti da tali processi. Un nuovo studio condotto da alcuni ricercatori svedesi, pubblicato su International Journal of Sports Nutrition ha indagato l’effetto del consumo di alti livelli di proteine nella dieta. In particolare, lo studio ha coinvolto atleti di body building e soggetti sportivi (definiti “ben allenati”, ovvero dediti con impegno costante settimanale all’esercizio con i pesi), i quali sono stati suddivisi in diversi gruppi con livelli di assunzione di proteine crescenti, da un minimo di 1,26g/kg di peso corporeo fino ad un massimo di 2,8g/kg di peso corporeo. I soggetti sono stati sottoposti a dieta tale iperproteica per 7 giorni, sia nelle giornate di allenamento che nelle giornate di riposo ed in seguito sono state effettuate analisi su campioni di sangue ed urine per determinare le potenziali conseguenze renali di un elevato apporto proteico. I dati hanno rilevato che nonostante fosse presente una maggiore concentrazione plasmatica di acido urico e di calcio nelle urine, il gruppo di body builder presentava una clearance renale di creatinina, urea ed albumine che rientravano nell’intervallo di normalità. Il bilancio azotato è diventato positivo in tutti i casi, ovvero, quando l’assunzione giornaliera di proteine ha superato 1,26g/kg di peso corporeo, ma non vi sono state correlazioni tra l’assunzione di dosi maggiori di proteine e la clearance della creatinina, il tasso di eliminazione di albumina e di calcio. Gli scienziati hanno quindi concluso che l’assunzione di un quantitativo proteico inferiore o uguale a 2,8g/kg di peso corporeo non comprometta la funzionalità renale in atleti ben allenati, come indicato dalle misure di funzionalità renale di questo studio.

Fonte: International Journal Sports Nutrition, 10:28-38