La medicina comportamentale ha considerato importanti la sfera della spiritualità e quella della religione per salute degli adulti. In particolare è stato condotto uno studio con lo scopo di esaminare la relazione tra religiosità/spiritualità ed i comportamenti correlati all’obesità tra i maschi afro-americani di età compresa tra i 12 ed i 19 anni. Variabili di interesse prese in considerazione dallo studio sono state: frequenza con cui i giovani si recavano in chiesa, frequenza della preghiera, analisi dei gesti spirituali compiuti nel quotidiano, stato del peso, tentativi di perdere peso, tipo di alimentazione condotta, attività fisica svolta e livelli di stress. I risultati dei modelli di regressione logistica suggeriscono che maggiore è l’aspetto spirituale, maggiore è il numero di tentativi che il soggetto compie per perdere peso. Nello specifico viene dimostrato che l’aspetto spirituale, se coltivato quotidianamente, aumenta le probabilità che i soggetti riescano meglio a focalizzarsi sulla perdita di peso riuscendo a seguire una dieta equilibrata e a gestire meglio il proprio peso nel tempo. Sono necessari comunque altri studi per esplorare ulteriormente la connessione tra religione, spiritualità e comportamenti correlati all’obesità per confermare la relazione tra i vari aspetti.
