Il cancro è largamente considerato come una disfunzione genetica dovuta a mutazioni del DNA nucleare nei confronti degli onco-soppressori. Il Dr. Thomas Seyfried (professore al Boston College, Chestnut Hill, Massachusetts) non è d’accordo con questa visione maggioritaria: afferma come invece sia correlato ad un disturbo metabolico dei mitocondri (in accordo con la teoria originaria degli anni 30 di Otto Warburg) e che le mutazioni del DNA siano una conseguenza di questo.
Questi difetti del metabolismo mitocondriale possono essere dovuti sia a DNA mitocondriale danneggiato che alla membrana mitocondriale danneggiata.
Il Dr. Seyfried sottolinea il fatto che quasi tutte le cellule cancerogene hanno un metabolismo elevato del glucosio, indipendentemente dall’organo o tessuto da cui originano.
Infine, anche se è ben nota l’infiltrazione macrofagica dei tessuti cancerogeni, il Dr. Seyfried afferma che questa non è semplicemente un sintomo bensì la causa delle metastasi.
Che il Dr. Seyfried abbia ragione o meno, ci sono evidenze considerevoli che un protocollo chetogenico possa inibire la crescita tumorale. I chetoni possono inibire la crescita tumorale anche quando i livelli di glucosio sono alti, allungando di più del doppio la sopravvivenza in topi con cancro metastatico.
La dieta chetogenica è stata dimostrata aumentare la sopravvivenza in topi con cancro al colon, prostata e cervello.
Fonte: Best B, Cancer Treatment, in “Life Extension” maggio 2018