Un recente studio ha associato anomalie del metabolismo lipidico con un aumentato rischio cardiovascolare in uomini che consumavano una dieta ricca in zuccheri.
Lo studio ha preso in considerazione 25 uomini messi a regime isocalorico, ad alto e basso contenuto di zuccheri (26% e 6% dell’energia totale) per 12 settimane, in un crossover trial, randomizzato.
Dallo studio sono emerse differenze significative, tra quelli affetti da NAFLD, steatosi epatica non alcolica, e i controlli, nel metabolismo delle VLDL (Very Low Density Lipoprotein) e delle sue sottoclassi, in risposta alla dieta alta e bassa in zuccheri.
Infatti, gli uomini con NAFLD, che hanno seguito la dieta alta in zuccheri, hanno mostrato valori associati ad un rischio cardiovascolare alto. Inoltre, tra gli uomini non affetti da NAFLD, sempre sotto regime alto in zuccheri, il grasso nel fegato è aumentato e il metabolismo lipidico è diventato più simile a quello dei pazienti con NAFLD.
Secondo gli autori questo studio indica come l’accumulo di grasso epatico possa influenzare la risposta lipidica del sangue e delle lipoproteine agli zuccheri introdotti con la dieta, e fornisce una nuova evidenza di come gli zuccheri possano contribuire allo sviluppo di NAFLD e dislipidemia.
Bibliografia: Cli Sci (Lond). 2017; 131(21):2561-73.