“HUNTER/FARMER DIET SOLUTION” e CRONORMORFODIETA
Alcuni avvenimenti accadono parallelamente nel mondo in luoghi diversi e a distanze tali da presupporre che non ci sia stato alcun scambio di informazioni ma, evidentemente, si percepisce nell’aria che “è giunto il momento”. È come se esistesse, e probabilmente esiste, una sorta di “energia” in grado di mettere in contatto alcune menti che, più o meno contemporaneamente, arrivano alle stesse ideazioni e relative successive azioni. Uno di questi casi può essere rappresentato dalla uscita più o meno contemporanea del mio libro “La DietaCOM e il dimagrimento localizzato” e il libro di Mark Liponis “Hunter/Farmer Diet Solution”, il primo finito di stampare nel marzo 2012 e il secondo pubblicato nel maggio 2012, tempistiche che non possono far sospettare alcuna influenza reciproca. Ebbene nel mio libro tratto la cronormorfodieta e cioè come il metabolismo e le influenze ormonali possono essere identificate dalla morfologia di un individuo dato che la localizzazione del grasso è conseguenza delle prevalenze ormonali ed inoltre di come, adottando una dieta personalizzata idonea alle caratteristiche morfologhiche del soggetto, si possa ottenere un miglior stato di salute ed un più efficace dimagrimento, suddividendo quindi gli individui prevalentemente in tre categorie: iperlipogenetico, ipolipolitico e misto (quest’ultimo in realtà ulteriormente suddiviso in ipermisto e ipomisto). L’iperlipogenetico è sbilanciato verso l’attivazione del sistema simpatico con iperattivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrenale, con tendenza all’iperglicemia ; l’ipolipolitico è sbilanciato verso l’attivazione del sistema parasimpatico con iperattivazione dell’asse ipotalamo-vago-insulina con tendenza all’ipoglicemia, il misto ha caratteristiche intermedie e più frequentemente tende ad avere problemi legati al metabolismo tiroideo. Di conseguenza l’iperlipogenetico deve fare attenzione ai carboidrati che deve assumere in quantità moderata per non favorire l’iperglicemia e l’ipolipolitico deve viceversa assumere carboidrati nelle quantità necessarie per evitare le crisi ipoglicemiche e mantenere attivo il metabolismo. Ebbene anche Mark Liponis, nel suo libro, parte dalla disamina dei vari biotipi o meglio “body type” cioè tipi di corpi che sono stati classificati nel tempo da “varie medicine ”, artisti, psicologi facendo riferimento a William Shledon (endomorfo, mesomorfo, ectomorfo), alla tradizione ayurvedica (pitta, vata, kapha) fino alla suddivisione recente dell’obesità nella morfologia del soggetto a “mela” e a “pera” ovvero androide e ginoide. A sostegno della sua idea che sia necessaria una personalizzazione della dieta a secondo delle predisposizioni metaboliche prestabilite geneticamente, Liponis cita un interessante studio chiamato “A to Z weight loss study” nel quale sono state prese in considerazione la dieta Low Carb Atkins, la dieta Low Fat Ornish, la dieta equilibrata Zone. La dieta Atkins, comporta un apporto del 33% di carboidrati, la dieta Ornish del 52% e la dieta Zone del 45%. Nell’arco di un anno tutti i partecipanti persero peso con una media di 2,7 kg. Il gruppo Atkins fu quello che presentò la maggior perdita di peso mentre il gruppo Zone la minore. Ma la cosa più interessante fu la grande differenza di perdita o addirittura guadagno di peso all’interno dI ogni categoria di dieta; cioè se la media era una perdita di peso di 2,7 kg in realtà alcuni soggetti avevano perso fino a 8 kg ed altri erano invece addirittura aumentati di 4,5 kg e questo era accaduto sia nel gruppo “low carb”, che in quello “low fat”, pur essendo l’apporto calorico lo stesso. A questo punto, per cercare di spiegare questo fatto, sono stati prelevati dei campioni del DNA di 138 soggetti tra i 311 partecipanti allo studio e le analisi hanno dimostrato che quelli che presentavano i geni che favorivano una dieta low carb, seguendo questo tipo di dieta, avevano perso circa 2,5 volte in più del peso di quelli che non avevano i “geni low carb”. La stessa cosa era vera per quelli che presentavano i geni che favorivano una dieta low fat che persero nettamente più peso però seguendo la dieta low fat. Ad oggi gli studi suggeriscono che circa il 45% della popolazione caucasica abbia il genotipo low carb e circa il 39% il genotipo low fat. Ma come mai la natura ha creato metabolismi con differenti necessità dietetiche? Probabilmente è il risultato dell’evoluzione cioè di come i nostri antenati si sono evoluti nel corso dei centinaia di migliaia di anni. I primi uomini si cibavano prevalentemente di piante edibili radici, bacche, uova, frutta e piccoli e grandi animali che riuscivano a cacciare e quindi potevano essere definiti “Hunter-Gatherer” (cacciatore-raccoglitore), circa 90.000 anni fa impararono a pescare e così anche il pesce divenne parte della dieta umana. Solo 12.000 anni fa l’uomo passò dalla caccia e raccolta all’agricoltura e questa permise l’espansione demografica. La popolazione dei cacciatori-raccoglitori era nomade, soggetta ai cambiamenti climatici e alla disponibilità delle risorse alimentari, i bambini costituivano un problema in più ed i neonati tendevano ad essere più piccoli in modo da poter essere trasportati meglio.
Gli agricoltori ovvero i “Farmers” , invece, che erano prevalentemente stabili, più sedentari, con più facile accesso a risorse alimentari costanti, erano più predisposti ad avere bambini più grossi. Recenti studi dimostrano come il peso del neonato sia indicativo del suo “body type”: i bambini più piccoli sono degli “Hunters” quelli più pesanti dei “Farmers”. (N.D.T. A questo punto si può sottolineare anche l’effetto epigenetico, cioè l’influenza dell’alimentazione sulla modulazione dell’espressione genetica già durante la gravidanza. Sappiamo che le proteine favoriscono la produzione del cortisolo e si è visto che donne in gravidanza che seguono una dieta iperproteica hanno avuto figli che, dato il loro sviluppo intrauterino in ambiente ipercorticosurrenalico hanno poi sviluppato un’iperattività del sistema simpatico con iperattivazione delle surrenali con maggior predisposizione all’ipertensione). Gli Hunters ed i Farmers sono molto diversi per quanto riguarda le loro esigenze alimentari. Gli Hunters sono naturalmente più resistenti agli effetti della carenza di cibo in quanto sono più abili a mantenere la glicemia costante ( grazie al cortisolo) o ad usare il grasso addominale a scopo energetico. I Farmers sono più sensibili alla mancanza di cibo perché più predisposti all’ipoglicemia e quindi resistono solo poche ore senza cibo. Per questo motivo gli Hunter spesso presentano glicemie elevate e alti livelli di insulina e, peggiorando, l’insulino resistenza può sfociare nella sindrome metabolica e nel diabete, specialmente se l’Hunter aumenta di peso o come risultato del normale processo di invecchiamento. Probabilmente l’insulino resistenza degli Hunters è legata al basso peso corporeo della nascita. Una teoria è che sia il cervello il fattore causale : un bambino nato piccolo cercherà di crescere velocemente accaparrandosi tutto il glucosio disponibile anche a discapito del cervello, allora il cervello, che necessita di glucosio più di altri organi, cercherà di procurarsi l’esclusiva inducendo insulino resitenza nel resto del corpo, soprattutto nei muscoli in maniera da lasciare più glucosio a disposizione del cervello. L’insulino resistenza è inoltre un adattamento allo stress in quanto gli Hunters possono essere stati “programmati” in questa maniera per sopravvivere in condizioni ambientali stressanti quali, per esempio, la scarsità di cibo e anche il maggior tempo tra un pasto e l’altro dovuto alla necessità di trovare o cacciare il cibo. Lo stile di vita del Farmer , invece, avendo a disposizione costantemente del cibo derivante dal prodotto dell’agricoltura che poteva essere immagazzinato, era meno soggetto a situazioni di stress. I livelli alti di cortisolo sono la ragione della iperglicemia, dell’ipertensione, dell’aumento del grasso addominale viscerale tipici dell’Hunter e che avvengono anche nei non-Hunter quando assumono il cortisone come farmaco. Bassi livelli di cortisolo e di insulina sono invece tipici del Farmer che forma più grasso sottocutaneo. L’uomo che presenta l’accumulo di grasso a livello addominale quindi soprattutto viscerale, cioè dentro l’addome, appartiene alla categoria Hunter, se invece il grasso è prevalentemente sottocutaneo (cioè quel grasso che possiamo “pinzare” con le dita) allora sarà un Farmer. Ma non bisogna considerare solo l’addome, è importante tener presente i fianchi, cioè il bacino, per distinguere i due “body type”. Le donne Farmers tendono ad avere i fianchi più grossi e larghi rispetto alle Hunters e negli uomini un Farmer che ingrassa accumula grasso oltre che nell’addome anche nei fianchi e nel gluteo diventando un “cilindro”. Viceversa l’Hunter, quando ingrassa aumenta soprattutto nella pancia e nel torace mentre i fianchi e le cosce rimangono relativamente magri e stretti. La dimensione della larghezza dei fianchi è un riferimento facile per identificare gli Hunters ed i Farmers e suggerisce il fatto che il nostro metabolismo sia già programmato probabilmente alla nascita così come le nostre personali necessità alimentari almeno nei termini della composizione in macronutrienti. Le forme e le caratteristiche di entrambi i body type vengono accentuati quando si diventa sovrappeso mentre quando sono al loro peso forma è più difficile distinguerli; il problema è che se si segue la dieta sbagliata, cioè se un Hunter mangia più carboidrati e se un Farmer mangia più grassi, si ingrassa più facilmente rispetto al seguire la dieta più appropriata al proprio biotipo pur mantenendo le stesse calorie. Ebbene tutte queste considerazioni di Liponis, più altre indicazioni di consigli alimentari e di attività fisica per i due differenti biotipi, Hunter e Farmer, trovano riscontro pressoché totale nei due biotipi della Cronormorfodieta Iperlipogenetico e Ipolipolitico. Personalmente ho introdotto nella Cronormorfodieta anche il tipo misto che è un individuo che può avere caratteristiche comuni ad entrambi i biotipi ma che può anche essere più equilibrato senza gli sbilanciamenti ormonali presenti nei due biotipi opposti.
Puoi fare il test di Liponis per vedere se sei un Hunter o un Farmer!
TRATTO/CARATTERISTICA |
CACCIATORE |
CONTADINO |
Quando guadagno peso, sembra localizzarsi per lo più: |
Nella pancia e/o petto |
Nei fianchi, cosce, sedere |
La miglior descrizione dei miei fianchi e sedere è: |
Stretto e piatto |
Largo e rotondo |
La miglior descrizione delle mie cosce è: |
Relativamente sottili |
Spesse |
In piscina, tendo maggiormente a galleggiare se simile a: |
Una medusa, con le gambe che penzolano giù nell’acqua |
Una tavola da surf, con le gambe fuori dritte |
Ho una notevole quantità di cellulite: |
Non così tanto |
Sì |
Il mio appetito: |
Spesso non ho fame |
Ho fame spesso |
Alla nascita pesavo: |
Meno di 7 libbre (meno di 3.175kg) |
7 libbre (3.175kg) o più |
Come mi relaziono ai dolci: |
Li desidero fortemente |
Posso anche non mangiarli |
Se bevo qualcosa di alcolico, la cosa che desidero successivamente è: |
Un altro drink |
Qualcosa da mangiare |
Il mio livello di colesterolo “buono” HDL è: |
Basso, dovrebbe essere più alto |
Buono; giusto |
La quantità di zucchero nel mio sangue (glucosio)*: |
100 o più |
Meno di 100 |
I miei trigliceridi*: |
Più di 150, a digiuno |
Mano di 150 |
Il mio livello di A1c*: |
Più del 6% |
6% o meno |
Il mio livello proteico C-reative*: |
Maggiore di 2mg/L |
2 mg/L o meno |
Ho avuto sintomi di ipoglicemia**: |
Non spesso |
Sì, spesso |
Condizioni di salute che ho avuto o che prevalgono nella mia famiglia: |
Malattie cardiovascolari: malattie cardiache, ictus e diabete |
Cancro |
Sono più predisposto a sentir dolore: |
Alla schiena |
Ai fianchi |
La mia pressione sanguigna tende ad essere: |
Quasi alta o alta |
Bassa |
*Senza medicinali (se già prendi farmaci per il colesterolo, trigliceridi, glicemia, o infiammazioni, i tuoi valori potrebbero non essere attendibili). Dovresti far riferimento, se possibile, ai risultati dell’analisi del sangue precedenti all’inizio di uso di farmaci.
**Ipoglicemia, o basso valore di zuccheri nel sangue, causa sintomi di irritabilità, debolezza, nausea, vertigini o capogiri, e sudorazione
OLYMPIAN’S – luglio/agosto 2014