IL PASTO DI “SGARRO”.
Buone notizie per chi è abituato a fare un pasto alla settimana libero.
Un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Nutrition il 28 agosto 2020 era intitolato: Physiological Responses to Maximal Eating in Men .
I ricercatori del Center for Nutrition, Exercise and Metabolism presso l’Università di Bath hanno confrontato l’effetto del mangiare normale (cioè, ‘mangiare fino a quando non si è comodamente sazi’) con il consumo massimo (cioè, ‘mangiare fino a quando non si riesce a dare un altro morso’) in giovani uomini sani di età compresa tra 22 e 37 anni.
In questo studio, l’apporto calorico medio nella prova all-you-can-eat era di oltre 3.000 kcal, circa 1,5 pizze grandi. Tuttavia, questo variava molto, con alcuni individui in grado di consumare fino a due pizze e mezzo grandi in una volta.
Sorprendentemente il “all-you-can-eat Pizza Diet Group” non ha avuto alcun effetto negativo sulla salute metabolica in seguito a un singolo pasto, come la glicemia o i lipidi nel sangue!
I livelli di zucchero nel sangue (glucosio) non erano superiori a quelli dopo un pasto normale.
Non sorprende che, quattro ore dopo il pasto illimitato della pizza, si sentissero assonnati senza alcun desiderio di mangiare dolci o altri cibi.
Questo è stato il risultato dell’aumento del rilascio degli ormoni soppressori dell’appetito GLP-1 e del peptide YY nell’intestino e dell’insulina nel sangue dal pancreas, che aumenta i livelli di triptofano e serotonina nel cervello.
La serotonina è un neurotrasmettitore inibitorio nel cervello che promuove il sonno, il rilassamento e la soppressione dell’appetito e il desiderio di dolci.
I risultati di questo studio hanno scoperto che un singolo pasto occasionale con ingestione illimitata di pizza non ha avuto un effetto negativo sulla salute metabolica nei giovani adulti sani.
Questa è una buona notizia per le persone che seguono diete dimagranti che di tanto in tanto si abbandonano a un pasto cheat.
Un giorno alla settimana di pizza non avrà alcun effetto negativo sulla tua salute o dieta.
La pizza è uno dei cibi preferiti in tutto il mondo!
La deliziosa crosta, salsa di pomodoro e mozzarella crea dipendenza.
Quando mangio la pizza, ricevo un’enorme ondata di dopamina, l’ormone del benessere nel cervello.
La pizza è sempre stato il mio pasto cheat preferito che consiglio come pasto di sgarro durante la dieta mediterranea a basso contenuto di carboidrati.
È ricca di carboidrati, grassi, sodio e calorie, ma la pizza può anche essere resa più sana con crosta integrale, pomodori freschi e olio extravergine d’oliva con condimenti di verdure fresche.
Una fetta di pizza contiene 12 grammi di proteine ed è ricca del licopene antiossidante presente nei pomodori.
I grassi monoinsaturi presenti nell’olio extravergine di oliva aumentano l’assorbimento del licopene.
L’olio extravergine di oliva è anche ricco di polifenoli sani.
Il sabato sera era solitamente il mio pasto cheat ad alto contenuto di carboidrati a base di pizza accompagnata da una birra… lo so, per essere veramente coerente con la dieta mediterranea dovrei accompagnarla con del vino rosso, ma quello lo riservo alla domenica a pranzo con i miei suoceri dove il vino rosso non può mancare.
Purtroppo da qualche anno ho sospeso questa mia abitudine; se prima una pizza alla settimana non aveva alcuna influenza negativa sul mio organismo, anzi mi dava una carica di dopamina e serotonina dandomi una piacevole sensazione di benessere e mi aiutava a riempire i miei muscoli che in allenamento rispondevano con un maggiore “pump”, oggi in realtà prevale la sonnolenza, che si protrae anche il giorno dopo, acidità di stomaco (dipende anche dalla pizza) con tendenza al reflusso garstroesofageo.
Insomma il piacere di mangiarla rimane ma poi ne pago le conseguenze.
Credo che ciò dipenda dall’età che comporta una rallentata capacità digestiva, una peggiorata sensibilità insulinica e forse una subentrata “gluten sensivity”.
Quindi dobbiamo essere molto contenti per i giovani sani che si possono concedere (come ho fatto anch’io dopo le gare di bodybuiding) di fare le gare a chi mangia più pizza, ma noi over 50 dobbiamo invece evitare gli eccessi e perseguire la via della moderazione e della parziale restrizione calorica se vogliamo preservarci dalle malattie croniche degenerative.
Liberamente adattato da “Advanced Molecular Labs” by Steve Blechman
Fonte: University of Bath. Pizza study shows body copes surprisingly well with one-off calorie indulgence. ScienceDaily, 24 July 2020. <www.sciencedaily.com/releases/2020/07/200724103753.htm>.