Il valore del training per corpo e mente.
“Mens sana in corpore sano”, dicevano i latini per sottolineare lo stretto legame esistente tra una buona condizione fisica ed una valida attività cerebrale. Oggi questa regola aurea potrebbe diventare un approccio strategico nella lotta al decadimento cerebrale per gli anziani che iniziano ad avere qualche difficoltà legata alle possibilità cognitive o sono a rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. A proporre un modello in grado di agire su entrambi i versanti è l’iniziativa “Train the Brain”, realizzata a Pisa dal Cnr con l’obiettivo di far sì che per una volta cellule nervose e muscolari possano “viaggiare” quasi di pari passo, compatibilmente con le potenzialità fisiche dell’individuo. Il programma prevede l’impiego di strumenti semplici, come la partecipazione a cineforum, i classici giochi di memoria o veri e propri stimoli musicali per il sistema nervoso, associati ad esercizi semplici per il fisico. I soggetti reclutati nella prima sperimentazione sono stati identificati insieme ai medici di medicina generale e sono stati impegnati per tre mattine a settimana per tre mesi con risultati davvero interessanti: in otto casi su dieci si è registrato un miglioramento nelle capacità cognitive che si è mantenuto nel tempo, a conferma della plasticità del cervello anche in età avanzata.
La Stampa – Salute