Anche se nulla è stato dimostrato definitivamente su come proteggersi contro l’invecchiamento cognitivo, o contro malattie correlate alla demenza come il morbo di Alzheimer, decenni di ricerche suggeriscono che tra gli approcci specifici,il consumo di
caffè può essere efficace. Mentre il caffè e la caffeina sono noti per migliorare la memoria a breve termine,
alcune ricerche anche se limitate suggeriscono che anche l’uso a lungo termine può proteggere contro il declino cognitivo o la demenza. In vitro e su modelli animali pre-clinici studiosi hanno identificato plausibili meccanismi neuroprotettivi di azione della
caffeina e di altri componenti bioattivi del caffè. Anche se l’epidemiologia ha prodotto risultati contrastanti, alcuni
studi suggeriscono un’associazione di protezione, mentre altri non riportano alcun beneficio. Anche se il consumo moderato di caffè con caffeina è generalmente
sicuro per le persone sane, può non essere per tutti, dal momento che le comorbilità e la genetica personale influenza i potenziali
benefici e rischi. Gli studi futuri potrebbero includere studi clinici a breve termine con biomarcatori capaci di convalidare
i risultati di modelli pre-clinici e di migliorare gli studi epidemiologici che incorporano i più standardizzati
metodi di raccolta e analisi dei dati. Dato l’enorme tributo economico ed emotivo minacciato dalla
attuale epidemia di malattia di Alzheimer e altre demenze, è estremamente importante per convalidare le potenziali
strategie di prevenzione che si potrebbero ottenere dal consumo di caffè e caffeina.
The Journal of Nutrition, Health & Aging Volume 18, Number 4, 2014