LE PROTEINE ISOLATE DELLA SOIA RICCHE DI ISOFLAVONI SOPPRIMONO L’ESPRESSIONE DEL RECETTORE DEGLI ANDROGENI SENZA ALTERARE L’ESPRESSIONE DEL RECETTORE BETA DEGLI ESTROGENI O I PROFILI ORMONALI SIERICI NEGLI UOMINI AD ALTO RISCHIO DI CANCRO ALLA PROSTATA
Lo scopo di questo studio è stato determinare gli effetti del consumo di proteine isolate della soia sui profili ormonali circolanti e sui patterns di espressione dei recettori ormonali negli uomini ad alto rischio per lo sviluppo carcinoma prostatico avanzato. Cinquantotto uomini hanno consumato, in modalità randomizzata, 1 su 3 isolati proteici contenenti 40g/d di proteine: 1) proteine isolate della soia (SPI1) (107 mg di isoflavoni); 2) proteine isolate della soia lavate con alcol (SPI2) (<6 mg di isoflavoni); or 3) proteine isolate del latte (0 mg di isoflavoni). Per 6 mesi, gli uomini hanno consumato gli isolati proteici in dosi divise due volte al giorno come pasto come sostituto parziale del pasto. I campioni di siero raccolti a 0, 3 e 6 mesi sono stati analizzati per estradiolo, estrone, globulina legante gli ormoni sessuali, androstenedione, androstandiolo glucuronide, deidroepiandrosterone solfato, diidrotestosterone e testosterone circolanti e concentrazioni di testosterone libero da RIA. Campioni da biopsia della prostata ottenuti prima e dopo l’intervento sono stati analizzati per l’espressione del recettore degli androgeni (AR) e del recettore beta degli estrogeni mediante immunoistochimica. A 6 mesi, il consumo di SPI1 ha significativamente soppresso l’espressione AR, ma non ha alterato l’espressione del recettore beta degli estrogeni o degli ormoni circolanti. Il consumo di SPI2 ha aumentato significativamente le concentrazioni di estradiolo e androstenedione e tendeva a sopprimere l’espressione di AR (P = 0,09). Sebbene gli effetti del consumo di SPI2 sull’estradiolo e sull’androstenedione siano difficili da interpretare e la rilevanza clinica sia incerta, questi dati mostrano che l’espressione di AR nella prostata è soppressa dal consumo di proteine isolate della soia, che può essere utile nel prevenire il cancro alla prostata.
Bibliografia:
Jill M. Hamilton-Reeves,4 Salome A. Rebello,4 William Thomas,5 Joel W. Slaton,6,7 and Mindy S. Kurzer4*
4Department of Food Science and Nutrition; 5Division of Biostatistics in the School of Public Health; and 6Department of Urologic Surgery, University of Minnesota, Minneapolis, MN 55455 and 7Department of Urology, Veterans Administration Medical Center, Minneapolis, MN 55417