A TAVOLA CON LEONARDO
per vivere bene e in salute
Brescia, 20 Gennaio 2020
Ore 14.00 – 18.00
SEDE: Palazzo Loggia – Piazza della Loggia (BS)
PROGRAMMA
Saluti e Introduzione
Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia
Marco Toresini, redattore capo Corriere della Sera dorso di Brescia
Luisa Monini, medico, giornalista scientifico, Presidente Fondazione Brunelli
Relatori
Mario Pappagallo, medico, giornalista scientifico, scrittore.
“Il Genio in cucina”
Maurizio Memo, Neurofarmacologo Università degli Studi di Brescia.
“Geni si nasce o si diventa?”
Massimo Spattini, medico, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Medicina dello Sport, giornalista scientifico, scrittore, Vice presidente dell’Associazione Medici Italiani Antiaging (AMIA).
“Leonardo precursore della Medicina Funzionale attraverso l’alimentazione e gli stili di vita”
Luigi Rodella, prof. Ordinario di Anatomia e Fisiopatologia Univ. Degli Studi di Brescia
“È Leonardo un anatomico?”
Il 2 maggio 1519 muore nei pressi di Amboise, in Francia, Leonardo Da Vinci, oggi considerato il genio assoluto e indiscusso del Rinascimento italiano ed europeo. Tra un progetto di Macchina Volante, lo schizzo su carta della bozza del suo prossimo dipinto o una tavola di anatomia umana, l’uomo simbolo del Rinascimento ci ha lasciato le tracce della sua incomparabile visione anche nel mondo della cucina. La sua mente analitica e creativa era infatti affascinata dalle materie prime e dalla loro lavorazione. La sua inventiva culinario-artistica per quei tempi è avveniristica: le porzioni troppo scarse, gli strani accostamenti dei cibi, l’utilizzo di molte verdure e poca carne. Leonardo infatti sosteneva che Tutto era troppo abbondante e che c’era più beltà in un solo broccoletto, più dignità in una sola carota che nelle pentole, impilate e stracolme di carne e ossa”. Leonardo è un nutrizionista ante litteram e le Neuroscienze al giorno d’oggi dimostrano scientificamente la veridicità delle sue affermazioni. Ciò che è ammirevole e stupefacente per quel tempo è l’intuizione che Leonardo ha sull’importanza del concetto di “stile di vita”: a tal proposito, qui di seguito un suo scritto tratto dal Codice Atlantico. F 213v.“Se voi star sano, osserva questa norma: non mangiare senza voglia, e cena leve; mastica bene, e quel che in te riceve, sia ben cotto e di semplice forma. Chi medicina piglia mal s’informa: guarti dall’ira e fuggi l’aria greve; su diritto sta, quando da mensa leve; di mezzogiorno fa che tu non dorma. El vin sia temprato, poco e spesso, non for di pasto né a stomaco voto, non aspectar, né indugiar il cesso, se fai esercizio sia di picciol moto. Col ventre resurpino e col capo depresso non star, e sta coperto ben di notte; el capo ti posa e tien la mente lieta, fuggi lussuria, e attieni alla dieta.”