L’IPOLIPOLITICO
OLYMPIAN’S – luglio/agosto 2013
Il soggetto ipolipolitico ha la classica conformazione a pera con accumulo di grasso dalla vita in giù. Quest’individuo ha un metabolismo lento in cui prevale il sistema parasimpatico stimolatore dell’insulina. La forma a pera è caratteristica delle donne e degli uomini che producono troppa insulina, troppi estrogeni e poco testosterone.
L’individuo ipolipolitico normalmente ha anche un metabolismo tiroideo rallentato e questo, morfologicamente, si traduce in gambe e caviglie gonfie e polpacci troppo grossi. I problemi circolatori sono spesso presenti nel soggetto ipolipolitico che presenta difficoltà per quanto riguarda il drenaggio linfatico e venoso, presentando così una notevole predisposizione alla cellulite. L’approccio dietologico per questi soggetti dovrà tener conto della prevalenza ormonale ovvero delle ghiandole endocrine che hanno effetto dominante sull’organismo. Il soggetto ipolipolitico fondamentalmente è ipotiroideo, ipopituitario e, nel caso della donna, ipergonadico, con elevata produzione o carente disattivazione di estrogeni, nel caso dell’uomo, ipogonadico, con scarsa produzione di testosterone. Inoltre l’ipolipolitico tende ad avere un sistema di detossificazione a livello epatico lento. Ciò è causato in parte dalla diminuita disattivazione degli estrogeni, che si ripercuote su una scarsa metabolizzazione del T4 nel T3 (che è l’ormone tiroideo attivo), per un meccanismo di competizione degli estrogeni a livello epatico, sede della metabolizzazione del T4.
Inoltre spesso l’ipolipolitico presenta un sistema gastrointestinale disfunzionale (stipsi, sindrome dell’intestino permeabile) e deve fare particolarmente attenzione agli allergeni e alle intolleranze alimentari che possono predisporre a malattie autoimmuni, quali la tiroidite di Hashimoto.
COSTITUZIONE: conformazione a pera con un sedere pronunciato e la parte superiore del corpo sottile
LOCALIZZAZIONE DEL GRASSO: soprattutto sul sedere ma anche sui fianchi e sulla regione peritrocanterica cioè sulla parte esterna delle cosce
CIBI PREFERITI: dolci e manicaretti vari
LIVELLO ENERGETICO: freddoloso, grande energia e resistenza, va avanti anche quando è stanco
PERSONALITA’: abbastanza introverso e poco assertivo, si stressa se non ha spazi e momenti da dedicare a se stesso
CARATTERISTICHE FISICHE: forte nella parte inferiore e debole in quella superiore
GHIANDOLA DOMINANTE: le gonadi
SESSO: è una morfologia quasi esclusivamente femminile ma può essere presente anche nell’uomo in presenza di alti livelli di estrogeni
LA DIETA DELL’IPOLIPOLITICO
L’alimentazione dovrà essere rivolta a potenziare la tiroide e la produzione di GH ; nelle donne, a limitare la produzione di estrogeni , negli uomini a potenziare la produzione di testosterone. Detta così sembra una cosa impossibile ma applicando la cronormorfodieta si può ottenere tutto ciò. Innanzitutto dobbiamo precisare che il metabolismo tiroideo è stimolato soprattutto dall’assunzione di carboidrati, pochi carboidrati nella dieta abbassano il metabolismo basale e rallentano la conversione del T4 in T3, l’ormone tiroideo più attivo. Abbassare troppo i carboidrati invece è l’errore che fanno più frequentemente gli individui ipolipolitici che, normalmente, essendo un po’ pigri e apatici, piuttosto che aumentare il dispendio energetico e stimolare il metabolismo praticando attività fisica, preferiscono affidarsi alla “dieta dimagrante” o al “centro di dimagrimento” che normalmente propongono una dieta ipocalorica e iperproteica. Per questi soggetti la dieta iperproteica non è adatta anche per un’altra ragione: trattandosi di soggetti con problemi di circolazione rallentata e predisposti alla cellulite, una dieta iperproteica aumenterà l’acidità dell’organismo favorendo l’evoluzione della cellulite causata dalle precipitazioni dei cristalli di calcio in ambiente acido verso la formazione dei cosiddetti noduli cellulitici che non sono altro che processi di fibro-calcificazione del tessuto adiposo. Tutto sommato l’individuo ginoide si potrebbe trovare bene con una dieta vegetariana disintossicante e alcalinizzante in grado di stimolare efficacemente sia l’ipofisi che la tiroide. Se si segue una dieta vegetariana l’apporto proteico, che non deve mancare, sarà fornito da uova, legumi, tofu e latticini magri. Viceversa è possibile anche un moderato consumo di pollame e pesce. Quindi, riepilogando, la dieta deve essere costituita da tanta verdura e frutta, un moderato apporto di carboidrati principalmente da cereali integrali, no grassi saturi e grassi idrogenati mentre si all’olio di oliva e omega 3 (noci e pesce), moderata quantità di latticini magri, pollo e pesce, no carne rossa.
COLAZIONE: soprattutto carboidrati complessi, consentita una piccola quantità di zuccheri
semplici, poche proteine e pochi grassi.
PRANZO: moderate quantità di proteine e carboidrati e pochi grassi.
CENA: soprattutto proteine, moderate quantità di grassi, possibilmente polinsaturi e niente carboidrati. Ovviamente la quantità di carboidrati giornaliera può variare a seconda del sovrappeso del soggetto e della sua necessità di perdere peso. La cena iperproteica favorirà la secrezione di GH notturna incrementando la lipolisi di norma carente. Dal mineralogramma si è evidenziato che una elevazione dei livelli tessutali di calcio e la diminuzione di quelli del potassio corrispondono ad un ipertono del sistema parasimpatico (rallentatore del metabolismo). Un ipolipolitico è quindi meglio che limiti i cibi ricchi di calcio. Non bisogna nemmeno eccedere con la soia perché è ricca di rame che è in eccesso negli ipolipolitici anche se comunque la soia migliora il metabolismo della tiroide durante la dieta ipocalorica. Le brasicacee (cavolo, cavolfiore, verza, broccoli) contengono sostanze inibitrici della tiroide, però è altrettanto vero che contengono sostanze che aiutano a disattivare gli estrogeni cancerogeni e quindi sono utili ma non devono essere consumate in quantità esagerate. Patate, melanzane, pomodori, contengono sostanze capaci di inibire la colinesterasi che inattiva l’acetilcolina che è il mediatore chimico del parasimpatico, quindi inibendone l’inibitore potenziano il parasimpatico stesso e quindi sono da limitare.
Le percentuali ideali : 55% di carboidrati, 20% di proteine e 25% di grassi.
L’ALLENAMENTO
Questo morfotipo risponde peggio all’attività fisica, così come rispondeva peggio alla dieta. Deve dare la prevalenza agli allenamenti di tipo aerobico per stimolare l’ossidazione dei grassi ma non deve trascurare l’allenamento di tonificazione coi pesi (soprattutto per la parte superiore del corpo) per conservare o aumentare la massa muscolare in maniera da tenere alto il metabolismo basale. Ricordiamoci che sono soprattutto i nostri muscoli che regolano il nostro metabolismo basale. L’allenamento sia aerobico che anaerobico deve sempre raggiungere una buona intensità e durata (circa 1 ora) e deve essere quasi quotidiano, meglio se alternando un allenamento coi pesi (anaerobico) ad uno di tipo aerobico (circuit – training – cyc1ette – tapis roulant – aerobica – corsa). Insomma l’ipolipolitico deve soffrire anche in palestra per ottenere dei risultati. E’ meno sensibile allo stress producendo meno cortisolo e quindi può permettersi di allenarsi di più.
Il momento migliore della giornata per allenarsi è quando c’è la possibilità di avere una maggiore secrezione di GH, quindi o al mattino presto a digiuno, quando la glicemia e i livelli di glicogeno sono bassi cosicché l’organismo tende preferenzialmente ad utilizzare i grassi a scopo energetico, oppure in tarda serata quando l’allenamento associato ai pasti proteici favorirà la secrezione del GH aumentando così le capacità lipolitiche. Io consiglierei l’attività aerobica al mattino, che tende normalmente ad utilizzare di più i grassi, effetto potenziato dalla preesistente glicemia bassa, indotta dal digiuno notturno, e l’attività di tonificazione alla sera. Quest’ultima attività tende a consumare soprattutto glucosio creando buoni presupposti per una bassa glicemia che favorisce il rilascio notturno del GH.
La donna ipolipolitica, con spalle strette e fianchi larghi, vuole ovviamente allargare le spalle e dimagrire nei fianchi e sappiamo come sia fisiologicamente difficile ottenere un risultato del genere, ma in realtà è possibile con la “dieta differenziata per aree muscolari”.
In parole povere si tratta di applicare una dieta ipocalorica severa nel giorno in cui si imposta un allenamento rivolto soprattutto alla parte in cui desideriamo dimagrire, in questo caso glutei e cosce. L’allenamento deve essere preferibilmente un circuito con caratteristiche aerobiche per bruciare soprattutto i grassi ed evitare la produzione di acido lattico che inibirebbe la lipolisi e sovraccaricherebbe il sistema drenante e disintossicante già di natura carente;consigliato l’utilizzo di sali alcalinizzanti (bicarbonati o citrati di potassio e magnesio) per tamponare l’eventuale acidosi. In questa maniera la lipolisi avverrà soprattutto a carico delle aree soprastanti i gruppi muscolari impegnati (come dimostrato dagli studi del Dott. Marco Neri e del Prof. Antonio Paoli). La lipolisi, già stimolata dall’esercizio fisico, verrà potenziata dal regime ipocalorico. Se, oltre al dimagrimento è richiesta anche la tonificazione degli arti inferiori, allora è opportuno, prima del circuito, eseguire un esercizio base come lo squat o gli affondi indietro e fare 3 set di 5 ripetizioni con un peso pesante in modo da sfruttare il metabolismo anaerobico alattacido evitando così la produzione di acido lattico.
Nel giorno in cui si imposta invece un allenamento rivolto soprattutto alla parte che vogliamo sviluppare, in questo caso spalle e dorsali, è opportuno applicare una dieta leggermente ipercalorica in maniera da stimolare l’anabolismo soprattutto di quei gruppi muscolari che vengono interessati.
Nei giorni di riposo o nei giorni in cui si allenano gruppi muscolari che si vogliono solo tonificare ma non sviluppare è bene seguire una dieta normocalorica.
In questo modo la “dieta differenziata per aree muscolari” oltre che funzionare come agente di ripartizione dei nutrienti, cioè dà a chi manca e toglie a chi ha in eccesso, evita l’abbassamento del metabolismo basale. Infatti, alternando giorni ipocalorici a giorni ipercalorici l’organismo non instaura quei meccanismi di difesa atti a proteggerlo in caso di carenze nutrizionali protratte, quali appunto l’abbassamento del metabolismo di base. Addirittura poi, l’eventuale aumento di massa muscolare nelle zone desiderate aumenterà il metabolismo basale, aumentando così la possibilità di dimagrimento.
INTEGRAZIONE
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Cardo mariano: epato protettore
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Tarassaco: drenante e disintossicante
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Potassio: contrasta la ritenzione idrica a livello extracellulare
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Magnesio: minerale alcalinizzante che contrasta l’acidosi tissutale
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Ferro: migliora il trasporto dell’ossigeno a livello psicofisico
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Tirosina: è un precursore degli ormoni simpatico mimetici, stimolatori del metabolismo
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Beta-alanina: aumenta i livelli di carnosina che è una sostanza che tampona l’acido lattico
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Acetilcarnitina: favorisce l’utilizzo dei grassi a livello energetico
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Sinefrina: stimola la lipolisi
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Kelp: stimola il metabolismo della tiroide
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Crisina: esercita un effetto antiestrogenico
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Acetilcisteina: precursore del glutatione che è il maggior antiossidante e disintossicante a livello epatico
STRATEGIE ANTI-STRESS
Il soggetto ipolipolitico tende a colpevolizzarsi tenendosi dentro questo senso di colpa, dovrebbe quindi imparare ad essere più indulgente con se stesso , a lasciarsi andare e a liberare le proprie emozioni confidandosi con amici o, in caso di necessità, con uno psicologo ma anche solo gridando in solitudine o battendo un sacco da boxe. E’ sempre disponibile verso gli altri ma raramente osa chiedere e questo gli induce uno stato di stress che occorre contrastare imparando a chiedere, a manifestare liberamente le proprie necessità. Deve cercare di avere un atteggiamento positivo sollecitando il riso tramite specifiche terapie oppure circondandosi di cose belle e positive (un mazzo di fiori nella stanza, guardare una commedia brillante) e relazionarsi tramite atteggiamenti propositivi.