L’istituto HeartMath (o Istituto di matematica del cuore) di Boulder Creek, in California, sta studiando il corpo umano sotto una luce nuova. Da sempre c’è il paradosso del cuore che comincia a battere prima del cervello nel bambino in via di sviluppo. Ciò ha stimolato i medici a chiedersi da dove provenga l’intelligenza necessaria per far farlo battere prima che il cervello sia formato.
Le scoperte dell’HeartMath mostrano che il cuore ha il proprio cervello. È molto piccolo, in quanto consta di sole 40.000 cellule, ma è un cervello ed è quello di cui ha bisogno il cuore.
- Sono stati inoltre scoperti quattro modi in cui il cuore comunica con il cervello:
- neurologicamente, attraverso il circuito neurologico, gli impulsi nervosi;
- biochimicamente, attraverso le sostanze biochimiche;
- biofisiologicamente, attraverso le onde di pressione;
- elettricamente, attraverso i circuiti elettromagnetici del corpo.
Hanno infatti dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più ampio e potente di tutti quelli generati da qualsiasi altro organo del corpo, compreso l’encefalo. Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due metri e mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel cuore.
Cioè non solo il cervello comunica con il cuore, ma anche viceversa: il cuore invia segnali, di varia natura, al cervello. I ricercatori dell’HeartMath Institute hanno scoperto che, vivendo emozioni positive, il nostro cuore sprigiona, a livello fisico, delle sostanze nei quattro modi elencati.
Queste sostanze giungono al cervello posto nel cranio, accendendo o spegnendo le diverse aree cognitive.
Bibliografia:
– Rifici F., sei tu a scegliere o è il tuo cervello?, in “scienza e conoscenza” n.59, pag.41
– https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/consapevolezza-spiritualita/un-cervello-nel-cuore-intelligenza