Il benessere soggettivo, che riflette una buona vita, è una questione importante nella salute sociale.
Il benessere soggettivo comprende due componenti: quella cognitiva e quella affettiva.
La componente cognitiva si riferisce alla soddisfazione di vita ed è un processo di giudizio in cui le persone valutano la loro qualità di vita in base a un insieme personale unico di criteri.
La componente affettiva si riferisce alla felicità, ed è una valutazione emotiva del grado di intensità e del contenuto delle esperienze personali positive dei momenti felici della vita di una persona.
L’attività fisica fornisce alle persone benefici per la salute fisica, ad esempio una migliore capacità funzionale, una diminuzione dei rischi di malattie, una migliore composizione corporea e una perdita di peso.
Precedenti revisioni hanno anche rivelato i benefici psicologici dell’attività fisica, tra cui il miglioramento dell’umore e la diminuzione della depressione e dell’ansia.
Inoltre, l’attività fisica ha ampi effetti sulla qualità della vita.
Sebbene studi precedenti abbiano dimostrato i potenziali benefici dell’attività fisica su indici oggettivi di salute, pochi studi si sono concentrati su indici soggettivi, tra cui la soddisfazione di vita e la felicità, inoltre, pochi studi hanno confrontato gli effetti nel corso della vita.
Pertanto, il primo scopo di questa ricerca è stato quello di indagare le relazioni tra l’attività fisica, la soddisfazione e la felicità della vita nei giovani, negli adulti di mezza età e negli anziani, controllando le variabili demografiche.
Questo studio mirava a verificare se il tempo trascorso a svolgere attività fisica a diversi livelli (vigorosa, moderata e bassa) o la quantità totale di attività fisica potesse predire in modo significativo la soddisfazione e la felicità della vita.
Il secondo scopo è stato quello di indagare le relazioni tra l’età e la soddisfazione e la felicità della vita per diversi livelli di attività fisica.
Ebbene, in breve, si è verificato che una maggiore attività fisica è risultata significativamente correlata a una migliore soddisfazione e felicità della vita nei giovani, negli adulti di mezza età e negli anziani.
Più nello specifico, rispetto al gruppo a bassa attività, i gruppi ad alta attività e moderatamente attivi erano più felici.
Inoltre, risulta che la soddisfazione e la felicità della vita aumentavano con l’aumentare dell’età e questo può sicuramente supportare la promozione dell’attività fisica lungo tutto l’arco della vita.
Il punto di forza di questo studio (2020) è stata la sua grande dimensione del campione (sono stati reclutati un totale di 2345 adulti sani).
I risultati supportano la promozione dell’attività fisica e la quantità di attività fisica è risultata più importante del tipo di attività fisica.
Tuttavia, i partecipanti reclutati dall’esame sanitario avevano una buona mobilità e coloro che avevano problemi di mobilità o malattie gravi non erano inclusi.
Alcune variabili covariate, tra cui lo stato di salute fisica e mentale, le malattie e l’eventuale assunzione di farmaci, non sono state controllate.
Ovviamente le esperienze di vita personali, gli effetti dell’invecchiamento o gli effetti di coorte possono influenzare la tendenza a lungo termine della soddisfazione e della felicità della vita.
Concludendo, a prescindere dai punti di forza e dai limiti insiti in ogni studio, sicuramente tutti possono beneficiare della produzione di endorfine prodotte da un moderato/intenso allenamento.
Ricordiamo che le endorfine sono peptidi oppioidi endogeni, cioè composti di natura proteica che agiscono come neurotrasmettitori nel sistema nervoso centrale e periferico.
Questi composti sono prodotti naturalmente dal corpo e svolgono un ruolo importante nella modulazione del dolore e nel regolare l’umore (agiscono legandosi ai recettori oppioidi nel cervello, riducendo così la percezione del dolore e producendo sensazioni di piacere o euforia).
Inoltre le endorfine sono coinvolte anche in altre funzioni fisiologiche, come la regolazione del sonno, dell’appetito e delle risposte immunitarie.
Anche precedenti studi (2019 e 2015) hanno riscontrato che, rispetto alle persone inattive, esiste un’associazione dose-risposta positiva e costante tra volume di attività fisica e felicità.
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Fonti: