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TESTOSTERONE E CANCRO ALLA PROSTATA: MITI E REALTÀ

TESTOSTERONE E CANCRO ALLA PROSTATA: MITI E REALTÀ
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Il rapporto tra livelli di testosterone e rischio di cancro alla prostata è stato oggetto di dibattito per decenni.

Tradizionalmente, la medicina convenzionale ha sostenuto che un aumento dei livelli di testosterone potesse essere associato a un maggior rischio di sviluppare il cancro alla prostata.

Questa teoria si basa in gran parte sull’osservazione che la regressione del cancro alla prostata avviene in risposta alla castrazione chirurgica o farmacologica, che riduce drasticamente i livelli di testosterone.

Tuttavia, le evidenze scientifiche più recenti mettono in discussione questa visione, suggerendo che non esista una relazione diretta tra testosterone elevato e rischio maggiore di cancro alla prostata.

Ad esempio, nelle sperimentazioni cliniche che hanno esaminato gli effetti della supplementazione di testosterone, non è stato riscontrato un incremento del rischio di sviluppare la patologia.

Analogamente, ampie indagini longitudinali basate su popolazioni generali non hanno evidenziato un’associazione tra livelli più elevati di testosterone e una maggiore incidenza di cancro alla prostata.

In una coorte di uomini ipogonadici trattati con testosterone, non si è osservato un aumento del rischio di sviluppare la malattia, contrariamente a quanto ipotizzato in passato.

Inoltre, gli uomini con testosterone basso, notoriamente soggetti a ipogonadismo, presentano un tasso significativo di cancro alla prostata, suggerendo che la mancanza di testosterone non protegga da questa patologia.

Al contrario, questi dati mettono in luce che il testosterone basso potrebbe non avere un effetto protettivo sullo sviluppo del cancro alla prostata, ma anzi che il basso livello ormonale possa essere un fattore di rischio in sé per il carcinoma prostatico, nonché risultare un indice di infiammazione.

In conclusione, l’ipotesi che il trattamento con testosterone (TRT) aumenti il rischio di cancro alla prostata non trova supporto nei dati clinici ed epidemiologici disponibili.

La terapia di sostituzione del testosterone potrebbe non solo non incrementare il rischio, ma anche favorire il benessere generale degli uomini ipogonadici senza compromettere la salute prostatica.

Questo argomento verrà trattato in occasione dell’International Congress dell’ILSA che si terrà a Milano l’8 Marzo.

Fonte: Morgentaler Abraham, Testosterone replacement therapy and prostate risks: wheres the beef? Can J Urol. 2006 Feb:13 Suppl 1:40-3