Il mondo dell’industria alimentare lo sa da tempo: i grassi saturi danno palatabilità, morbidezza e rendono le pietanze irresistibili.
Purtroppo, eccedendo con questi grassi, si rischia di incorrere in malattie cardiovascolari, ictus e diabete.
Una recentissima ricerca suggerisce ora che mangiare anche un solo pasto ricco di grassi saturi può ostacolare pure la capacità di concentrazione.
Lo studio ha confrontato il modo in cui 51 donne hanno eseguito un test della loro attenzione dopo aver mangiato un pasto ricco di grassi saturi oppure un pasto contenente olio di semi di girasole, che è ricco di grassi insaturi.
Entrambi i pasti erano di 930 calorie.
Risultati?
Le prestazioni durante il test erano peggiori (-11%) dopo aver mangiato un pasto ricco di grassi saturi rispetto a quando avevano mangiato un pasto contenente grassi insaturi, evidenziando così un legame tra la tipologia di grasso assunto e le prestazioni cerebrali.
I ricercatori hanno anche esaminato se una condizione chiamata intestino permeabile, che consente ai batteri intestinali di entrare nel flusso sanguigno, avesse effetti sulla concentrazione.
Chi era affetto da intestino permeabile, ha ottenuto risultati peggiori nella valutazione dell’attenzione, e questo indipendentemente dalla tipologia di grasso assunto.
Alla fine, in questo studio, il dato che più ha meravigliato i ricercatori è che è bastato un singolo pasto per rilevare differenze, e non una tipologia di dieta seguita per un lungo periodo.
Inoltre, ammettono che il risultato potrebbe essere ancora più eclatante se confrontato con un pasto a basso contenuto di grassi (e magari con grassi ancora più salutari).
Sebbene lo studio non abbia determinato ciò che stava accadendo nel cervello, ricerche precedenti hanno suggerito che cibo ricco di grassi saturi può far aumentare l’infiammazione in tutto il corpo, compreso il cervello dato che gli acidi grassi possono attraversare la barriera emato-encefalica.
Depressione e ansia possono interferire con la concentrazione, l’attenzione e spingono a rifugiarsi in cibi consolatori ricchi di grassi saturi, che disregolano l’intestino, il quale a sua volta influenza le prestazioni cerebrali.
Spezzate questo circolo vizioso diminuendo i grassi saturi e mangiate piuttosto dei broccoli, conditi con un buon olio antinfiammatorio.