L’ormai nota correlazione tra infiammazione e malattie croniche ha dato origine ad una moltitudine di programmi dietetici, supplementi nutrizionali e guide sul corretto stile di vita, molti dei quali consentono di migliorare la salute contrastando l’infiammazione. È altrettanto vero però che la scienza non si ferma mai, infatti si stanno scoprendo nuovi elementi che potrebbero contribuire all’infiammazione o contrastarla ed è proprio su questi ultimi che vorrei soffermarmi dandovi alcuni consigli nutrizionali.
La dieta svolge un ruolo chiave nell’infiammazione cronica perché il nostro microbiota intestinale, in base ai nutrienti che introduciamo, è in grado di rilasciare sostanze chimiche che possono sia stimolare che sopprimere l’infiammazione. Ognuno di noi ha specie differenti di batteri nel proprio intestino e questo perché essi variano a seconda di come ci nutriamo. Ci sono alimenti che incoraggiano la crescita di popolazioni batteriche che stimolano l’infiammazione, mentre altri favoriscono la crescita di batteri che ci proteggono e sono ottimali per la nostra salute. Un primo esempio? Frutta e verdura, infatti la maggior parte dei frutti e delle verdure dai colori vivaci contengono naturalmente alti livelli di antiossidanti e polifenoli, composti potenzialmente protettivi presenti nelle piante. Altri possibili cibi con potere antinfiammatorio sono le noci e semi infatti alcuni studi hanno rilevato che il consumo di noci e semi è associato ad una riduzione dei marcatori di infiammazione e ad un minor rischio di malattie cardiovascolari e diabete. Infine si è dimostrato che anche le sostanze contenute in alcune bevande come i polifenoli nel caffè, i flavonoidi nel cacao e la ricchezza di polifenoli e antiossidanti contenuta nel tè verde hanno notevoli proprietà antinfiammatorie.
Concludendo è bene ricordare che associando uno stile di vita salutare e attivo ad una dieta equilibrata, i benefici saranno molteplici, tra cui un miglioramento dello stato di infiammazione generale ma anche una radicale diminuzione del rischio di obesità, malattie cardiache e diabete. Oltre a questo, ci sarà un notevole aumento dell’energia e del buonumore.
Fonte: Harvard Medical School