La perdita di peso è di fondamentale importanza per contrastare e trattare il diabete di tipo 2 (DM2). Non è ancora chiaro quale dieta sia migliore per ottimizzare il controllo glicemico o se la perdita di peso sia di per sé il motivo principale del miglioramento dei sintomi del diabete. Lo scopo di questa review, appena pubblicata sul prestigioso British Journal of Nutrition, è stato quello di valutare gli effetti di vari interventi dietetici sul controllo glicemico in adulti in sovrappeso e obesi con diabete di tipo 2. E’ stata condotta una revisione sistematica di diversi studi randomizzati e controllati (RCT) avvalendosi dei più completi database a disposizione. Sono stati inclusi RCT con almeno 6 mesi di durata, che avevano reclutato soggetti con BMI≥25,0 kg/m2 con diagnosi di diabete di tipo 2 e nessuna differenza statisticamente significativa nella perdita di peso media al termine dei vari interventi dietetici. Undici studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Solo quattro RCT hanno indicato il beneficio di un particolare intervento dietetico rispetto ad un altro nel migliorare i livelli di HbA1c, tra cui la dieta mediterranea, la dieta vegana e la dieta a basso indice glicemico (IG). Tuttavia, i risultati di uno dei quattro studi che mostrano un beneficio significativo sono discutibili a causa dell’assunzione dei farmaci per il diabete e per la scarsa aderenza alle diete prescritte. In conclusione, attualmente non ci sono prove sufficienti per suggerire una particolare dieta per il trattamento di pazienti in sovrappeso e obesi con diabete di tipo 2, nonostante la dieta mediterranea, la dieta vegana e le diete a basso indice glicemico sembrino essere promettenti. Ricordiamo tuttavia la recente pubblicazione che ha così concluso: “la dieta paleolitica ha portato a maggiori miglioramenti a breve termine su alcuni parametri caratterizzanti la sindrome metabolica rispetto a quanto hanno fatto diete di controllo basate sulle linee guida nazionali”.
