FORSKOLINA E TERMOGENESI
La Forskolina è una sostanza chimica prodotta dal Coleus, una pianta indiana, che attiva l’enzima adenilciclasi all’interno del grasso bruno con l’effetto di aumentare i livelli di AMP ciclico.
In seguito all’aumento di cAMP si ha un aumento della secrezione di T4 e T3. Tuttavia, la risposta alla forskolina ha un effetto poco duraturo e stabile nel tempo (da qui la raccomandazione di integrare con diverse assunzioni giornaliere).
In particolare, gli autori hanno affermato che con la forskolina si è registrato un aumento della produzione di T3 maggiore di quello di T4, probabilmente per la capacità della forskolina di aumentare la conversione di T4 in T3.
L’aumento dei livelli di AMP ciclico nelle cellule di tessuto adiposo bruno avviene anche quando la noradrenalina si lega ai recettori beta attivando la termogenesi.
Anche la capacità della forskolina di aumentare i livelli di AMP ciclico aumenta la termogenesi. In questo modo la forskolina è in grado di svolgere diverse funzioni: regola la risposta termogenica dell’organismo in seguito all’ingestione di cibo, aumenta il metabolismo basale e stimola la funzionalità tiroidea.
La sua funzione più conosciuta e studiata è quella di stimolare la lipolisi mediante stimolazione della lipasi ormono-sensibile, quindi, di promuovere la scissione dei trigliceridi presenti nel tessuto adiposo stimolando il rilascio di acidi grassi liberi.
Questi ultimi possono essere utilizzati dai muscoli a scopo energetico oppure possono essere in parte dispersi come energia sotto forma di calore mediante l’attivazione delle proteine disaccoppianti UCP-3.
Sostanzialmente, la forskolina, andando ad aumentare la produzione di cAMP, stimola direttamente la lipolisi.
In uno studio è stato dimostrato che somministrando a dei ratti della forskolina aumenta il consumo di ossigeno e l’attività termogenica del tessuto adiposo bruno.
Tutto questo senza interagire sui beta-recettori come invece fa la noradrenalina, avendo così un minor impatto sul sistema nervoso centrale e cardiaco rispetto ad altri termogenici che invece agiscono direttamente stimolando la produzione di noradrenalina.
Altri ricercatori hanno condotto uno studio, pubblicato sul Journal of the International Society of Sports Nutrition con l’obiettivo di studiare l’efficacia e la sicurezza dell’assunzione di forskolina in donne sovrappeso.
Gli scienziati hanno valutato l’effetto sul tessuto adiposo, sulla regolazione dell’appetito e sui livelli di energia, e hanno verificato la comparsa di eventuali effetti collaterali o avversi.
Lo studio randomizzato in doppio cieco ha suddiviso i soggetti in due gruppi: un gruppo di donne ha assunto 250 mg di forskolina titolata al 10% due volte al giorno per un periodo di 12 settimane; l’altro gruppo ha assunto una pillola placebo.
I parametri relativi alla composizione corporea (determinati mediante DEXA) e i parametri antropometrici sono stati registrati all’inizio e dopo 2, 8 e 12 settimane, per valutare l’effetto dimagrante; per evidenziare eventuali effetti collaterali sono stati prelevati campioni di sangue all’inizio e al termine dello studio.
Tutte le partecipanti, inoltre, hanno tenuto un diario alimentare per poter studiare l’eventuale effetto anoressizzante indotto dall’integratore.
Dai risultati è emerso che le donne che hanno assunto forskolina hanno diminuito la massa grassa e hanno riportato minore senso di fame (con conseguente minore introito calorico giornaliero), maggiore energia e minore fatica durante gli allenamenti.
Non sono state riportate differenze statisticamente significative, invece, riguardo ai marker ematici relativi al profilo lipidico, alla funzionalità epatica e renale, alla pressione sanguigna e ai livelli di elettroliti, né tanto meno sono stati riferiti effetti collaterali durante l’assunzione, dimostrando l’efficacia e la sicurezza dell’utilizzo del prodotto.