Il magnesio nella dieta può aiutare ad abbassare elevati livelli di emoglobina glicata (HbA1c), la pressione arteriosa sistolica elevata, oltre ad alti livelli di proteina C-reattiva. Il magnesio, dunque, è di fatto in grado di migliorare i marcatori metabolici. Il magnesio è un minerale con un ruolo molto importante nel metabolismo del glucosio, nella produzione di energia cellulare e nella produzione di proteine. Un gruppo di ricerca guidato da Yanni Papanikolaou (Francia), e colleghi, hanno valutato i dati raccolti su soggetti di età compresa tra 20 anni e più, iscritti al National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), dal 2001-2010. Il team ha determinato l’assunzione di magnesio dai soli alimenti e dagli alimenti assieme ad integratori alimentari seguendo i metodi del National Cancer Institute. Nei soggetti che assumevano un adeguato apporto di magnesio dagli alimenti era significativamente diverso l’indice HOMA-IR – una misura dell’insulino-resistenza – la pressione sanguigna sistolica e i livelli di colesterolo HDL, rispetto ai soggetti che non raggiungevano un adeguato apporto di magnesio dal cibo. Un adeguato apporto di magnesio dal cibo associato a un integratore alimentare a base di questo minerale portava differenze significative della circonferenza addominale, della pressione arteriosa sistolica, delle lipoproteine ad alta densità, e dei livelli di colesterolo HDL. Il team ha osservato che una dose maggiore di magnesio da tutte le fonti, alimenti e integratori, è associata a ” odds ratio significativamente ridotti per elevati livelli di emoglobina glicata, per la sindrome metabolica, il sovrappeso o l’obesità, la circonferenza della vita e la pressione sanguigna sistolica elevate, bassi livelli colesterolo HDL e proteina C-reattiva elevata. Gli autori dello studio affermano che “c’è un rapporto vantaggioso tra l’assunzione di magnesio nella dieta e gli esiti fisiologici legati al diabete.”
