Alimenti, spezie e integratori che possano controllare i picchi glicemici postprandiali sono sempre più ricercati e tra questi sta suscitando un particolare interesse sono i chiodi di garofano.
Dall’analisi di un estratto solubile in acqua di chiodi di garofano è emerso un elevato contenuto in polifenoli, un gruppo eterogeneo di composti noti per i loro effetti positivi sulla salute umana, capaci di regolare l’enzima responsabile della liberazione del glucosio nel sangue dai suoi depositi epatici (1).
Il glucosio è immagazzinato sottoforma di glicogeno nel fegato, pronto ad essere rilasciato durante periodi di digiuno o esercizio.
Inibendo l’enzima glicogeno fosforilasi viene bloccato il rilascio di glucosio nel sangue.
Quando somministrato a topi diabetici, l’estratto di chiodi di garofano ha significativamente diminuito l’aumento di glicemia e l’emoglobina glicata (HbAc1), che è un indicatore di glicemia cronica elevata (1).
Nell’ottica di dimostrare la potenziale efficacia dell’estratto solubile in acqua di chiodi di garofano nel ridurre i picchi glicemici postprandiali, i ricercatori hanno coinvolto dei volontari che sono stati suddivisi, a seconda dei livelli di glicemia basale, in due gruppi, un gruppo normale e uno con glicemia elevata (2).
In questo studio clinico in aperto, tutti i soggetti hanno ricevuto 250mg dell’estratto una volta al giorno per 30 giorni.
I livelli di glicemia sono stati misurati prima della somministrazione al giorno 1, e poi al giorno 12, 24 e 30. Ulteriori prelievi sono stati fatti due ore dopo un pranzo tipico (senza una specifica dieta).
I risultati hanno mostrato che in entrambi i gruppi (glicemia normale ed elevata), la glicemia postprandiale diminuiva significativamente al giorno 12, per poi continuare a scendere ulteriormente durante lo studio, fino a ritornare al livello rilevato nel prelievo pre-pasto (2): in altre parole, in risposta all’estratto di chiodi di garofano la glicemia postprandiale è scesa fino ai livelli riscontrati prima del pranzo.
La diminuzione è stata maggiore nel gruppo con glicemia basale più elevata rispetto al gruppo con glicemia nella norma, indicando un effetto più potente nel gruppo più a rischio (2).
Infine, nessun soggetto ha mostrato livelli troppo bassi di glicemia, una caratteristica molto importante specialmente se confrontata con molte prescrizioni mediche per abbassare il glucosio che possono portare, come effetto collaterale, ad una ipoglicemia.
Bibliografia:
1) Sanae F, Kamiyama O, Ikeda-Obatake K, et al. Effects of eugenol reduced clove extract on glycogen phosphorylase b and the development of diabetes in db/db mice. Food and Function. 2014;5(2):214-9.
2) Supplier Internal Study. Effect of Clovinol on Random Blood Sugar Levels – A Pilot Study. 2017.
