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MODULARE LA PRODUZIONE ORMONALE PER UN DIMAGRIMENTO MIRATO

MODULARE LA PRODUZIONE ORMONALE PER UN DIMAGRIMENTO MIRATO
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Nutrizione33.it – ottobre 2015 –

Abbiamo parlato con il dott. Massimo Spattini, medico chirurgo specialista in Scienza dell’alimentazione e specialista in Medicina dello sport, del rapporto fra livelli ormonali, dieta e dimagrimento.

Dott. Spattini, parliamo di CronOrMorfo dieta (dietaCOM): quali sono i principi di base?
DietaCom è un approccio integrato che tiene conto della produzione circadiana degli ormoni e della morfologia del corpo umano, legata, quest’ultima, a un’espressione genetica che favorisce una produzione di ormoni, ma può essere modulata dall’ambiente esterno, dall’alimentazione e dall’attività fisica. È risaputo che gli ormoni influenzano la distribuzione del grasso corporeo e regolare la loro produzione significa facilitare la perdita del grasso. La Dieta COM suddivide le persone in tre gruppi morfologici: a mela (iperlipogenetico, che ingrassa nella parte centrale-superiore del corpo), a pera (ipolipogenetico, che ingrassa nella parte inferiore – glutei e gambe) e misto (che ingrassa in maniera omogenea) e attraverso un intervento dietetico personalizzato per regolare gli ormoni interessati, ha lo scopo di ottenere un dimagrimento mirato e anche localizzato.

Come concordare la tipologia di allenamento, il morfotipo e l’alimentazione, quando si voglia ottenere un dimagrimento?
Semplificando possiamo dire che il morfotipo ginoide (a pera) deve allenarsi in una situazione di ipoglicemia (per esempio al mattino a digiuno) per stimolare l’uso dei grassi a scopo energetico e consumare proteine a cena, per stimolare maggiormente l’ormone della crescita (GH), che è un ormone lipolitico. Il morfotipo a mela, per non stimolare ulteriormente il cortisolo dovrebbe prediligere l’allenamento serale, quando il cortisolo è più basso e consumare carboidrati a cena per ripristinare il glicogeno nei muscoli e per favorire la produzione di serotonina e melatonina. Il misto, che invece ha un rallentamento del metabolismo tiroideo è bene si alleni in tarda mattinata, quando la tiroide è più attiva e che segua una dieta in cui proteine, carboidrati e grassi siano presenti in tutti i pasti.

A che punto è la ricerca e l’applicazione di quanto emerso dagli studi e dalle sue applicazioni?
È un’area di ricerca che si sta sviluppando e sta attirando molto interesse, come ha dimostrato anche un recente studio dell’Università di Gerusalemme (1), i cui risultati hanno dato ragione al principio di base della dieta COM secondo il quale l’assunzione di determinati macronutrienti in momenti specifici della giornata è in grado di modulare la produzione ormonale favorendo il dimagrimento. Per quanto riguarda le mie applicazioni attuali mi sto orientando verso la prevenzione con la dieta COM delle malattie cronico degenerative (sindrome metabolica, diabete, malattie cardiovascolari, cancro): ne parlerò, primo italiano mai invitato, al congresso mondiale dell’American Academy of Anti-Aging and Regenerative Medicine, nel dicembre prossimo, a Las Vegas.

La COM esclude o predilige alcuni alimenti a scapito di altri?
La scelta migliore per il paziente deve essere valutata ad personam, sulla base di esami specifici. Possono anche esserci delle preferenze alimentari o delle necessità (basso carico glicemico, intolleranza a glutine o a latticini) di cui tener conto. In linea generale si può dire che per l’iperlipogenetico è meglio scegliere alimenti a basso indice glicemico; per l’ipolipolitico, che ha una tendenza all’intossicazione a livello epatico è preferibile un’alimentazione disintossicante ricca di vegetali come le brassicaceae, che contengono sostanze solforate in grado di disattivare gli estrogeni. Per il misto è invece consigliata un’alimentazione ricca di pesce e alghe, che apportano iodio.

(1) Sofer S. Eliraz  A. Kaplan S, Voet H. Fink G, Kima T, Madar Z. Greater Weight Loss and Hormon Changes After 6 Months Diet With Carbohydrates Eaten Mostly at Dinner. Obesity, (Silver Spring), 2011 Apr 7, (E-pub, ahead of print) – Faculty of Agriculture, food and environment of the Institute of Biochemistry and Nutrition Science at the University of Jerusalem (Israel).

Francesca De Vecchi