La senescenza è il processo di invecchiamento di un organismo, accompagnato da fenomeni involutivi di tipo fisiologico e funzionale.
Una cellula senescente è una cellula il cui ciclo vitale raggiunge il capolinea e che dovrebbe essere eliminata dall’organismo dal sistema immunitario.
Tuttavia, in alcuni casi il meccanismo si inceppa, le cellule non vengono distrutte e si accumulano nei tessuti, creando il potenziale per gravi conseguenze sulla salute.
Alcuni ricercatori hanno dimostrato che lo stress ossidativo causa un’accelerazione dell’invecchiamento cellulare, intensificando l’accorciamento dei telomeri.
La senescenza è uno dei meccanismi naturali dell’invecchiamento, ma la mancata distruzione delle cellule senescenti da parte del sistema immunitario può causare un’eccessiva infiammazione ed essere concausa della comparsa di malattie infiammatorie metaboliche come il diabete di tipo 2 o l’obesità, l’artrite, l’osteoporosi, l’aterosclerosi, le patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer.
Alcune molecole particolarmente incoraggianti, i senolitici, hanno il potenziale per svolgere in tutto questo un ruolo positivo in futuro.
Questi composti, i cui meccanismi di azione non sono ancora del tutto compresi in ogni loro sfaccettatura, interessano i ricercatori già da alcuni anni.
I senolitici potrebbero frenare la senescenza e quindi rallentare l’invecchiamento dell’organismo.
Queste molecole, utilizzate per integrare e rafforzare uno stile di vita corretto, consentirebbero di evitare le patologie tipicamente legate all’età.
Fra le più promettenti e studiate annoveriamo:
- la fisetina, un flavonoide che si trova naturalmente nelle fragole, mele, cipolle, cachi, cetrioli e nel mango.
- la quercetina, anch’esso un flavonoide presente soprattutto nei capperi, crucifere, peperoncino, cipolla rossa, tè verde, melograno, sedano, agrumi…
- la metformina, farmaco utilizzato per il controllo glicemico nei diabetici (versione sintetica di un estratto derivato dalla galega officinalis).
- la rapamicina, farmaco utilizzato come immunosoppressore nei trapianti. È un composto di derivazione naturale scoperto nei terreni dell’Isola di Pasqua.
In attesa di conferme se un cocktail di queste (ed altre) molecole sia effettivamente in grado di spostare indietro le lancette dell’orologio biologico, possiamo puntare ad una ben congegnata restrizione calorica (anche intermittente), un’alimentazione a base vegetale correttamente variegata, evitare picchi glicemici e implementare l’attività fisica perché, sia chiaro, nessuna pillola avrebbe un suo uso razionale, continuando a mangiare junk food.
Fonti: