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POLLINE, UN SUPER ALIMENTO

POLLINE, UN  SUPER ALIMENTO
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Il polline d’api è un vero e proprio “super alimento”, dal punto di vista nutrizionale presenta un quantitativo proteico per il 50-60% ricco soprattutto in amminoacidi essenziali, inoltre ha un ridotto apporto di carboidrati (13-15%) e di grassi (4-7%).
Dal punto di vista degli oligoelementi e micronutrienti il polline contiene tutti i minerali (Cu, Ca, Mg, Fe, Zn, K, Na), vitamine come la vitamina A, la vitamina E, la niacina, la biotina, la tiamina, l’acido folico e numerosi enzimi e coenzimi sfruttabili dal corpo umano.
Il profilo lipidico è interessante in quanto vi è una percentuale molto alta di fosfolipidi e acidi grassi mono e polinsaturi (ALA, acido gamma linoleico), fitosteroli.
Nel polline vi è anche una percentuale importante di antiossidanti come le catechine, la quercitina, flavonoidi, il licopene, la zeaxantina.
Moltissime ricerche hanno dimostrato come il polline d’api, in forma di estratto idroalcolico, presenti numerosi effetti protettivi verso radicali liberi e fattori infiammatori. Analizziamoli insieme.

  • Effetto antiossidante: la ricchezza in vitamina C, carotenoidi, flavonoidi, vitamina E e glutatione svolge un’azione antiossidante verso i radicali liberi.
  • Effetto antinfiammatorio: la quercitina presente nel polline inibisce il metabolismo dell’acido arachidonico. La diminuzione dell’attività di questo grasso riduce i livelli delle prostaglandine infiammatorie e promuove l’attività antinfiammatoria.
  • Effetto antibatterico e antifungino: il polline d’api è molto efficace nel combattere infezioni da Staphylococcus aureus, Candida glabrata, Klebisiella ecc. Questa funzione si pensa sia dovuta all’azione di un enzima che le api producono e secernono durante la granulazione del polline, con funzione antibatterica.
  • Effetto immunomodulatore e antiallergico: l’applicazione di estratto idroalcolico di polline stimola la risposta immunitaria umorale (IgM e IgG). L’azione antiallergica è data dall’impedimento del legame tra IgE e il suo recettore, con una riduzione della liberazione di istamina. Semplificando, ha una azione antistaminica.

Dose suggerita: da 1 a 10 g al giorno.