Sempre più ricerche evidenziano l’importanza di programmare una costante e intensa attività fisica, tuttavia è evidente a tutti come la sedentarietà faccia parte del nostro quotidiano.
Stiamo seduti a tavola, durante il tragitto al lavoro, in auto, sul bus o treno, abbiamo ormai quasi tutti una occupazione che ci porta a stare seduti ad una scrivania per 8 ore e al rientro a casa stiamo adagiati sul divano a guardare un bel film prima del riposo notturno.
Non si senta al sicuro nemmeno chi va in palestra, magari 3 o più volte la settimana, perché una oretta scarsa sulle restanti 23 ore da seduti o coricati, ci classifica comunque come sedentari.
È evidente a tutti che, da seduti, si consuma meno energia rispetto a quando si è in piedi o in movimento.
Diversi studi hanno associato la sedentarietà prolungata a molteplici problematiche di salute, tra cui obesità e sindrome metabolica, caratterizzata da pressione sanguigna elevata, alti livelli di glicemia, accumulo di grasso addominale e colesterolo LDL eccessivo.
È stato anche riscontrato che trascorrere troppo tempo seduti aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e cancro.
Qualsiasi tipo di sedentarietà prolungata, come stare seduti alla scrivania, al volante di un mezzo o davanti ad uno schermo TV, può essere dannoso per la salute.
Dall’analisi di studi effettuati sul tempo trascorso seduti e sui livelli di attività fisica praticata, i ricercatori hanno riscontrato che le persone che rimanevano sedute per più di otto ore al giorno, senza alcuna attività fisica, avevano un rischio di morte simile a quello di persone obese o fumatori.
Tuttavia, hanno scoperto che 60-75 minuti di attività fisica moderatamente intensa al giorno potevano compensare, solo in parte, gli effetti negativi della sedentarietà.
E’ quindi opportuno interrompere ogni 20-30 minuti lo stare seduti e fare qualche breve esercizio di stretching o bere un bicchiere di acqua, stare in piedi durante le telefonate o mentre si guarda un programma televisivo, anche scegliere di camminare con i colleghi durante una riunione.
Infatti, per coloro che sono più attivi durante la giornata, il tempo trascorso seduti sembra avere un impatto meno significativo sul rischio di morte, e il segreto è creare delle occasioni per stare spesso in movimento durante le attività quotidiane.
Se riducessimo il tempo totale passato da seduti, si calcola che potremmo prolungare la nostra vita fino a circa due anni.
Dunque, per evitare l’eccessiva sedentarietà (che è stata definita “sitting disease”, ossia la malattia del sedentario per le implicazioni dirette e indirette sulla salute), sforziamoci di offrirci delle chance per alzarci più spesso.
Fonte: juststand.org / mayoclinic.org