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TERMOGENICI

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California Sport & Fitness – settembre 2007

Domanda

Egregio dott. Spattini, essendo arrivato alla soglia dei 40 anni mi sono accorto che il mio metabolismo è cambiato.

Mentre prima quando mi mettevo a dieta ottenevo subito dei risultati, e anche quando mi capitava di mangiare un po’ di più, come per esempio durante le feste, non succedeva nulla, adesso invece se appena mi lascio andare ingrasso subito e poi per togliere quei chili in più è una faticaccia.

Il mio istruttore in palestra mi ha consigliato di usare degli integratori “termogenici” per accelerare il mio metabolismo oppure di prendere due caffè prima dell’allenamento per bruciare così più grassi.

Cosa sono questi “termogenici” ed il caffè davvero fa dimagrire, perché io sono un po’ ansioso e se esagero col caffè faccio fatica a dormire.

Antonio.

Risposta

Caro Antonio, purtroppo invecchiando il nostro metabolismo si abbassa e soprattutto, in risposta a stress e cattiva alimentazione,cominciamo ad accumulare grasso a livello addominale.

Dopo i 20 anni è normale riscontrare una perdita dello 0,5% del metabolismo basale ogni anno e questo è in gran parte dovuto alla perdita di massa muscolare.

Allenarsi per mantenere la massa muscolare e seguire una dieta equilibrata con circa il 50-55% da carboidrati, 15-20% da proteine, 20-30% da grassi, selezionando carboidrati a basso indice glicemico ricchi di fibre e proteine da fonti magre (pollo, tacchino, formaggi magri, albume d’uovo) e grassi prevalentemente insaturi (frutta secca, oli vegetali, pesci dei mari freddi), suddividendole in 5-6 piccoli pasti al giorno, è il metodo migliore per mantenere “sveglio” il nostro metabolismo.

Purtroppo lo stress, la diminuita attività fisica, abitudini alimentari scorrette, come quella di saltare la colazione (consumare una buona colazione aumenta il metabolismo di circa 100-200 calorie, saltarla lo abbassa nella stessa misura), fanno si che negli anni si accumuli del grasso soprattutto nella zona addominale e si sviluppi una certa resistenza all’insulina, che è quella che poi rende più difficile il dimagrimento.

Gli integratori “termogenici” sono delle sostanze che fanno si che l’organismo aumenti la produzione di calore e ciò comporta un dispendio energetico che normalmente è a discapito del tessuto adiposo.

Il problema è che la maggior parte degli integratori “ termogenici” ha appunto come principio attivo la caffeina che essendo uno stimolante aumenta la produzione di adrenalina e cortisolo da parte delle surrenali e ciò causa fluttuazione della glicemia.

Per esempio, circa 200mg di caffeina (circa la quantità contenuta in due tazze di caffè) aumentano i livelli di cortisolo e della glicemia del 30% entro un’ora.

Inoltre nella misura in cui un eccesso di caffeina peggiora la qualità del sonno, subentra un altro fattore di stimolo del cortisolo che è appunto una carenza di sonno.

Per fortuna esistono però degli integratori “termogenici” che non hanno l’effetto di stimolare il sistema nervoso centrale e che quindi non aumentano il cortisolo e allora possiamo usarli per aiutarci.

Studi eseguiti presso l’università del Tennessee hanno dimostrato che un assunzione di 1000mg di calcio contro 500, hanno prodotto nel corso di due anni una differenza di peso di circa 10Kg.

Alcuni studi hanno dimostrato che un’alta assunzione di calcio è associata ad una maggiore termogenesi ed ad un più accelerato metabolismo del grasso.

Alcune ricerche suggeriscono che mantenere un ottimale livello di calcio riduce la produzione di cortisolo nelle cellule adipose, limitando l’accumulo di grasso a livello addominale.

La maniera migliore per assumere il calcio necessario è mangiare più latticini magri e vegetali a foglia verde ed assumere integratori  di calcio per raggiungere l’apporto di 1.200-1.500mg/die.

Siccome l’apporto medio di calcio è intorno agli 800mg, è opportuno assumere un integratore di  500-750mg al dì.

Se pensate che un integratore che aumenti il dispendio energetico, diminuisca l’assorbimento dei grassi e sia completamente esente da effetti collaterali non possa esistere, ebbene vi sbagliate: questo integratore è il tè verde.

Molteplici evidenze scientifiche supportano l’idea che i polifenoli e le catechine contenute in alte quantità nel tè verde  possano interagire sul sistema nervoso simpatico, aumentando al termogenesi e la lipolisi.

Inoltre sembra che il tè verde eserciti una sorta di inibizione sulle lipasi intestinali riducendo così la digestione e l’assorbimento dei grassi.

In realtà il particolare effetto del tè verde è dovuto al fatto che contiene anche quantità sufficienti di caffeina che, associata alle catechine, è in grado di esercitare l’effetto termogenico e di teanina, che è un aminoacido che limita la secrezione del cortisolo indotta dalla caffeina.

Il tè verde può essere assunto sotto forma di bevanda ma in questo caso la variabile delle concentrazioni dei principi attivi varia molto dal tipo di tè verde utilizzato e da quanto lo si fa “riposare”.

Viceversa assumere capsule di estratto di tè verde standardizzato, può essere la soluzione migliore.

Ultimo integratore che possiamo usare come termogenico è la Sinefrina, che è il principio attivo di una pianta chiamata arancio amaro o Citrus Aurantium. La Sinefrina è molto simile all’Efedrina (che è un potente stimolante del sistema nervoso centrale) ma è più selettiva, cioè stimola in maniera specifica alcuni tessuti come quello adiposo e non il cuore o il cervello, come fa invece l’Efedrina.

I ricercatori dell’università di Mercer di Atlanta, hanno dimostrato che l’estratto di Citrus Aurantium (ancora meglio della Sinefrina singola), non ha effetti sull’emodinamica così come sul battito cardiaco e la pressione, perché i suoi effetti si limitano al tessuto adiposo e non a quello cardiaco.

Questo miglior effetto dell’estratto rispetto alla Sinefrina, sembra dovuto alla presenza di altre sostanze modulatrici presenti nell’estratto completo.