La saggezza popolare da tempo conosce questo “segreto”, dato che gli anziani solevano dire: “Fai una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero”.
Sembra che la ricerca più recente abbia confermato questa verità.
Il metabolismo è influenzato dal ritmo circadiano.
Le persone, se non ci sono livelli di cortisolo particolarmente elevati, sono più sensibili all’insulina al mattino, quindi il corpo ha bisogno di produrre meno insulina per controllare i livelli di glucosio nel sangue dopo aver mangiato.
Inoltre, normalmente, si è più attivi fisicamente al mattino e durante il giorno, e questo aiuta a gestire i livelli di insulina e glicemia.
Invece il tasso metabolico rallenta di notte, rendendo più difficile per il corpo digerire il cibo e bruciarlo come carburante, il che significa che potrebbe essere meglio consumare i pasti più grandi all’inizio della giornata, soprattutto per coloro che cercano di perdere peso.
Ciò che mangiamo dopo il risveglio ha dimostrato di avere un impatto enorme durante il giorno sull’umore, sul livello di energia, sulle prestazioni cognitive e sui livelli di insulina.
La termogenesi indotta dalla dieta (DIT) aumenta di 2,5 volte dopo una abbondante colazione, rispetto ad una cena abbondante e i livelli di glicemia e insulina sono minori dopo la colazione rispetto alla cena.
Una colazione a basso contenuto calorico ha aumentato la probabilità di ricorrere a spuntini durante la giornata, in particolare per quelli dolci, arrivando famelici all’ora di cena.
Una colazione abbondante dovrebbe sicuramente essere preferita alla cena abbondante per i diabetici e per ridurre il rischio di malattie metaboliche.
Una colazione equilibrata che comprenda frutta, uova, farina d’avena e yogurt, evitando cibi trasformati e zuccherini, deve essere la strada da percorrere.
Concludendo: una maggiore percentuale di energia e assunzione di macronutrienti a colazione e una minore percentuale alla sera sembrano essere più vantaggiosi per controllare l’aumento di peso di adulti e bambini.
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