Home ABSTRACT VITAMINA D, SIMVASTATINA E ESERCIZIO FISICO
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VITAMINA D, SIMVASTATINA E ESERCIZIO FISICO

VITAMINA D, SIMVASTATINA E ESERCIZIO FISICO
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Lo scopo di un recente studio randomizzato, a doppio cieco, controllato con placebo, è stato quello di determinare l’effetto della supplementazione di vitamina D sui cambiamenti mediati dalla simvastatina nel fitness cardio-respiratorio e nel contenuto mitocondriale del muscolo scheletrico dopo l’esercizio in adulti con diabete mellito di tipo 2 (T2DM). I pazienti affetti da carenza di vitamina D e da T2DM di età compresa tra i 25 ei 50 anni hanno eseguito un esercizio aerobico di moderata intensità per 12 settimane e sono stati randomizzati a ricevere 40mg di simvastatina al giorno, 40mg di simvastatina al giorno e vitamina D 60.000 unità una volta alla settimana, o vitamina D 60.000 unità una volta alla settimana. Sono stati valutati il fitness cardiorespiratorio (picco di consumo di ossigeno) e il contenuto mitocondriale del muscolo scheletrico (attività di sintesi del citrato nei muscoli laterali del vastus). 24 pazienti hanno completato lo studio. Dai risultati è emerso che il fitness cardiorespiratorio è diminuito dell’8,4% (p <0,05) dopo 12 settimane di terapia con simvastatina. La supplementazione della vitamina D ha ridotto il declino del fitness cardiorespiratorio allo 0,6% (p <0,05 per differenza tra i gruppi). Allo stesso modo, il contenuto mitocondriale del muscolo scheletrico è diminuito del 3,6% con la simvastatina, ma è migliorato del 12,1% per l’integrazione con vitamina D, anche se la differenza tra i gruppi non era significativa. La vitamina D aumentava solo il fitness cardio-respiratorio e il contenuto mitocondriale del 7,1% (p <0,05) e del 16,7% rispettivamente. In conclusione la simvastatina tende a causare un deterioramento del fitness cardio-respiratorio mediato dall’esercizio fisico e del contenuto mitocondriale del muscolo scheletrico negli adulti con diabete di tipo 2, che sembra migliorare con supplementazione di vitamina D.