Oggigiorno, anche se forse è cambiata la consapevolezza dell’impatto deleterio dello zucchero sulla salute, però è cambiata la composizione dei prodotti alimentari, in quanto la presenza dello zucchero è diventata più subdola, essendo praticamente onnipresente negli alimenti e bibite preconfezionati.
In uno studio di coorte prospettico basato sulla popolazione, l’obiettivo era di valutare le associazioni tra il consumo di bevande zuccherate (come bevande dolcificate con zucchero e succhi di frutta al 100%), bevande addizionate di edulcoranti artificiali e il rischio di cancro.
Complessivamente, sono stati inclusi 101257 partecipanti di età pari o superiore a 18 anni (età media 42,2 anni, con tempo medio di follow-up di 5,1 anni) e valutati i consumi di bevande zuccherate e bevande addizionate di dolcificanti artificiali, utilizzando registri dietetici, ripetuti ogni 24 ore, progettati per registrare il consumo abituale dei partecipanti per 3300 cibi e bevande diversi.
Sono state valutate le potenziali associazioni tra consumo di bevande e rischio di carcinoma in generale, al seno, alla prostata e al colon-retto.
Risultati?
Il consumo di bevande addizionate di zucchero è stato significativamente associato al rischio di cancro in generale e carcinoma mammario, mentre il consumo di bevande con dolcificanti sintetici non era associato al rischio di cancro.
In specifiche sotto-analisi, il consumo di succo di frutta al 100% era significativamente associato al rischio di cancro in generale.
Conclusioni: in questo ampio studio prospettico, il consumo di bevande zuccherate e anche i succhi di frutta al 100% erano positivamente associati al rischio di cancro in generale e cancro al seno.
Questi risultati dovranno sicuramente essere replicati in altri studi prospettici su larga scala e supportati da dati sperimentali.
Le evidenze scientifiche, ad oggi, suggeriscono che le bevande zuccherate, che sono ampiamente consumate nei paesi occidentali, potrebbero rappresentare un fattore di rischio facilmente modificabile per la prevenzione del cancro, oltre che per il loro riconosciuto impatto negativo sulla salute cardio metabolica.
