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BERBERINA NEI PAZIENTI DIABETICI DI TIPO 2

BERBERINA NEI PAZIENTI DIABETICI DI TIPO 2
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Il diabete mellito (DM) è una malattia cronica non trasmissibile che è diventata una minaccia mondiale per la salute pubblica.

La prevalenza globale del DM è aumentata a 463 milioni tra gli adulti e si prevede che salirà a circa 700 milioni entro il 2045.

Nel 2019, circa 4,2 milioni di adulti avevano una causa di morte stimata correlata al diabete e alle sue complicanze, il che si traduce in circa una morte ogni otto secondi.

Sebbene il 10% della spesa sanitaria globale sia attualmente speso per gestire i pazienti con DM, questa malattia rimane tra le prime 4 cause di decessi per malattie non trasmissibili, pertanto è essenziale esplorare strategie più efficaci e sicure per la prevenzione e il trattamento del DM.

I pazienti con DM di tipo 2 (T2DM) hanno maggiori probabilità di essere in sovrappeso o obesi, il che indica insulino-resistenza e dislipidemia insieme a iperglicemia.

Per i pazienti con T2DM, i valori glicemici o lipidici e la loro variabilità possono prevedere in modo significativo la mortalità per tutte le cause e l’insorgenza di complicanze, comprese le complicanze micro e macrovascolari.

Prove crescenti indicano che l’infiammazione cronica, l’iperglicemia e la dislipidemia sono tutte coinvolte nell’insulino-resistenza, nella patogenesi del T2DM e nelle complicanze diabetiche sistemiche.

Nei pazienti con T2DM, i livelli di IL-6 e TNF-α sono notevolmente aumentati e questo, purtroppo, è anche associato a una downregulation di diversi enzimi che metabolizzano i farmaci, che porta a scarsi effetti farmacologici.

La Rhizoma Coptidis è un’erba che nel corso di oltre 2000 anni è stata usata frequentemente in molte formule dalla medicina tradizionale cinese e ayurvedica per il trattamento del diabete mellito (DM).

Gli alcaloidi in essa contenuti presentano tossicità ed effetti collaterali scarsamente rilevanti.

Tra i diversi alcaloidi, la berberina è un importante composto con un ampio spettro di attività farmacologiche, tra cui effetti antitumorali, antinfiammatori, ipoglicemici, ipolipidemici, antiobesità, antimicrobici e antidiarroici, inoltre le prove hanno dimostrato che la berberina agisce positivamente anche sul microbiota intestinale, che è strettamente associato all’infiammazione sistemica che si presenta con l’evoluzione del T2DM.

Quindi, per determinare i potenziali vantaggi della berberina per la cura del diabete, è stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi per esaminarne l’efficacia e la sicurezza nel trattamento dei pazienti con DM di tipo 2.

A tal scopo, sono stati esaminati otto database tra cui PubMed, Embase, Web of Science, la biblioteca Cochrane, China National Knowledge Infrastructure (CNKI), Chinese Biomedical Database (SinoMed), Wanfang Database e Chinese VIP Information per ricercare studi randomizzati e controllati (RCT) che riportassero informazioni cliniche con dati relativi all’uso della berberina per il trattamento del DM, prestando particolare attenzione alla qualità delle pubblicazioni per aumentare la credibilità delle prove.

In breve, sono stati valutati quarantasei studi: l’analisi della berberina somministrata da sola o con le terapie standard per il diabete, rispetto al gruppo di controllo, ha rivelato riduzioni significative di tutti i markers specifici, con miglioramento della resistenza all’insulina e del BMI.

Anche il metabolismo dei lipidi è stato migliorato, attraverso la riduzione dei TG e delle LDL e con una sovraregolazione delle HDL, inoltre la berberina ha migliorato l’infiammazione sistemica.

Concludendo, ci sono robuste prove a sostegno dell’efficacia clinica e della sicurezza dell’utilizzo della berberina nel trattamento del DM.

Questi recenti risultati (12/2021), ci dimostrano ulteriormente che agendo sugli stili di vita con alimentazione, attività fisica, gestione dello stress e utilizzo consapevole e personalizzato di specifici integratori, con forti prove di efficacia alle spalle, è possible gestire efficacemente l’insulino-resistenza senza l’utilizzo dei farmaci o perlomeno con un uso meno smodato di quest’ultimi, non scevri di pesanti effetti collaterali.

Se desideri approfondire come poter agire a 360° nel trattamento non farmacologico dell’insulino-resistenza (e nella sua prevenzione, a partire dalla sindrome metabolica), ti suggerisco un libro specifico sull’argomento, molto esaustivo: “Guida al controllo glicemico-2022, Ed. Edra.

Fonti: Guo J, Chen H, Zhang X, et al. The Effect of Berberine on Metabolic Profiles in Type 2 Diabetic Patients: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials. Oxid Med Cell Longev. 2021 Dec 15;2021:2074610.