Home ARTICOLI COVID-19 BPC 157 COME POTENZIALE TRATTAMENTO PER COVID-19
0

BPC 157 COME POTENZIALE TRATTAMENTO PER COVID-19

BPC 157 COME POTENZIALE TRATTAMENTO PER COVID-19
0

BPC 157 as Potential Treatment for COVID-19

Sarah A Deek 1 Dipartimento di ingegneria civile, architettonica e ambientale dell’Università del Texas, ad Austin.

 

Il COVID-19 è soprattutto una malattia trombotica e vascolare che colpisce le cellule endoteliali in tutto il corpo che può provocare l’alterazione delle funzioni vascolari.

Questo spiega le complicazioni e l’insufficienza multiorgano osservata nei pazienti COVID-19, tra cui sindrome da distress respiratorio acuto, complicazioni cardiovascolari, danni al fegato e danni neurologici.

Riconoscere le comorbilità e le potenziali lesioni d’organo nel corso del COVID-19 è quindi cruciale nella gestione clinica dei pazienti. BPC 157 è un peptide che ha dimostrato proprietà antinfiammatorie, effetti citoprotettivi ed endoteliali in diversi sistemi di organi in diverse specie.

L’ossido nitrico sintasi endoteliale attivato da BPC 157 (eNOS) è associato al rilascio di ossido nitrico (NO), alla riparazione dei tessuti e alle proprietà angiomodulanti che possono portare a una migliore integrità vascolare e risposta immunitaria, ridotto profilo proinfiammatorio e ridotti livelli critici della malattia.

NO è il più studiato mediatore nella modulazione del tono vascolare tramite l’effetto di rilassamento delle cellule muscolari lisce dell’endotelio, ha un effetto antitrombotico dovuto all’attenuazione dell’attivazione e dell’aggregazione delle piastrine, regola la migrazione e l’adesione dei leucociti sulle cellule endoteliali inibendo la proliferazione delle cellule di adesione.

L’NO ha dimostrato di possedere delle proprietà anti-virali interferendo con la proteina Spike e il suo recettore ACE-2. L’NO causa una riduzione della replicazione virale. Il BPC 157, in modelli animali, è una efficace terapia per disturbi a carico del sistema cardiovascolare che si vedono comunemente nei pazienti COVID-19.

Questi disturbi includono tromboembolismo venoso e coagulopatia, danni miocardici, aritmie, ed embolismi polmonari.

Anche se studi in vivo di modelli animali hanno rivelato una vasta gamma di protezione effetti di BPC 157, gli studi clinici negli esseri umani sono relativamente limitati e sono necessari per valutare la potenziale efficacia e la portata di BPC 157 in impostazioni cliniche per COVID-19. Attualmente non ci sono dati sufficienti per concludere a favore o contro l’uso di BPC 157 per il trattamento di COVID-19 nell’uomo”, scrive Sarah A. Deek rivista scientifica Elsevier.

Ma servono studi clinici per dimostrare il potenziale uso terapeutico di BPC 157 nei pazienti Covid.

Di conseguenza, la discussione sul suo uso come potenziale trattamento profilattico e complementare è fondamentale.