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LA PROTEINA SPIKE È PATOGENA: ECCO IL PROTOCOLLO DISINTOSSICANTE

LA PROTEINA SPIKE È PATOGENA: ECCO IL PROTOCOLLO DISINTOSSICANTE
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LA PROTEINA SPIKE È PATOGENA, SIA DAL VIRUS CHE DAI VACCINI MRNA:

ECCO IL PROTOCOLLO DISINTOSSICANTE

 

Il dottor Peter A. McCullough è internista, cardiologo, epidemiologo e direttore scientifico di The Wellness Company.

Dall’inizio della pandemia, il dottor McCullough ha presentato dozzine di pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria sull’infezione e ha commentato ampiamente la risposta medica alla crisi del COVID-19.

Il dottor McCullough è uno dei cardiologi più pubblicati in assoluto in America, con oltre 1.000 pubblicazioni e 660 citazioni nella National Library of Medicine ed ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti.

Ebbene, questo scienziato ha finalmente presentato il primo lavoro scientifico inerente al protocollo da seguire per coloro che si sono infettati, o si sono sottoposti a vaccinazione multipla, per limitare i danni che la proteina SPIKE ha causato, o può causare, in qualsiasi tessuto in cui si accumuli.

Facciamo una “piccola” premessa: il 17 agosto 2023 è stato pubblicato su Biomedicines, lo studio dal titolo ‘Spikeopathy’: COVID-19 Spike Protein Is Pathogenic, from Both Virus and Vaccine mRNA, nel quale il team di autori australiani dichiara, dopo aver analizzato una miriade di dati raccolti in tutto il mondo e ben 253 studi scientifici:

“In questa revisione narrativa, abbiamo stabilito il ruolo della proteina spike SARS-CoV-2, in particolare la subunità S1, come patogena.
È anche ora evidente che le proteine spike ampiamente biodistribuite, prodotte dai codici genici dell’mRNA e del DNA adenovettore, inducono un’ampia varietà di malattie.
…… Anche i vettori di nanoparticelle lipidiche per i vaccini mRNA e Novavax hanno proprietà pro-infiammatorie patologiche.
L’intera premessa dei vaccini basati sui geni che producono antigeni estranei nei tessuti umani è carica di rischi per malattie autoimmuni e infiammatorie….
Le implicazioni cliniche che seguono sono che i medici in tutti i campi della medicina devono essere consapevoli delle varie possibili presentazioni della malattia correlata al vaccino COVID-19, sia acuta che cronica, e del peggioramento delle condizioni preesistenti.
Sosteniamo inoltre la sospensione dei vaccini COVID-19 basati su geni e delle matrici di trasporto di nanoparticelle lipidiche e altri vaccini basati sulla tecnologia mRNA o virale-vettoriale.
Un corso più sicuro è utilizzare vaccini con proteine ricombinanti ben testate, tecnologie virali attenuate o inattivate, di cui ora ce ne sono molte per la vaccinazione contro SARS-CoV-2.”

A questo punto, la maggior parte di noi, o per malattia sviluppata a seguito di infezione, o per essersi sottoposti a vaccinazione multipla con vaccini a mRNA, ha una certa quantità di proteina Spike che ha intaccato gli organi del corpo.

Quindi, che fare?

Ebbene, il dott. McCullough, per primo, ha appena pubblicato in letteratura un protocollo base, studiato per disintossicarsi dalla proteina Spike, che prevede l’utilizzo di 3 integratori, facilmente reperibili sul libero mercato.

Il protocollo Base (durata: 3-12 mesi):

  1. Nattochinasi (proteolitico, trombolitico, antiaterosclerotico). È un enzima contenuto nel Natto, derivato dalla soia. Partecipa alla proteolisi della proteina Spike del SARS-CoV-2, degradando anche il recettore ACE2. Esplica inoltre questa attività senza indurre effetti citotossici nell’ambiente cellulare. Nattochinasi è stato ampiamente utilizzato come integratore cardiovascolare in Giappone per le sue proprietà antiaterosclerotiche e antitrombotiche. Dosaggio: 2000 UF (100 mg) per via orale, due volte al giorno.
  2. Bromelina (proteolitico, anti-infiammatorio, anticoagulante). È un enzima proteolitico, ossia in grado di agevolare la scomposizione delle proteine in amminoacidi. La bromelina presenta azioni immunomodulatorie uniche: la sottoregolazione della prostaglandina proinfiammatoria PGE-2 attraverso l’inibizione di NF-kB e COX-2; la sovraregolazione dell’antinfiammatorio PGE-1; l’attivazione di mediatori infiammatori (interleuchina 1b, interleuchina-6, tumor necrosis factor-a e interferone-g come risposta acuta a stress cellulare, ma anche inibizione dei mediatori dell’infiammazione negli stati di evidente produzione di citochine; modulazione della risposta delle cellule T in vitro e in vivo; e potenziamento delle cellule T dipendenti dalle risposte anticorpali delle cellule B antigene-specifiche. Dosaggio: 500 milligrammi per via orale, una volta al giorno.
  3. Curcumina (antivirale, anti-infiammatorio, anti-fibrotico). La curcumina è un polifenolo e modula l’infiammazione nelle infezioni virali attraverso l’inibizione delle citochine attraverso molteplici fattori di trascrizione. Inoltre, la curcumina inibisce l’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), modulando la sintesi dell’angiotensina II e promuovendo la fibrinolisi e il processo anticoagulante. Studi precedenti hanno dimostrato che la curcumina impedisce l’ingresso del SARS-CoV-2 nelle cellule bloccando i siti di legame proteico e i ligandi cellulari (recettori ACE-2 e TMPRSS-2) e con tale meccanismo riduce la replica del virus. Dosaggio: 500 milligrammi di nano-curcumina per via orale, due volte al giorno.

Ovviamente non è consigliato il fai da te, dato che il protocollo potrebbe non essere adatto a chiunque quindi si suggerisce di farsi seguire da un medico competente in materia.

Infatti, I sanitari dovrebbero riconoscere che questa combinazione ha significativi effetti anticoagulanti che saranno potenzialmente controbilanciati dagli effetti pro-coagulanti della proteina ​​Spike.

Gli utilizzatori dovrebbero essere monitorati per possibili complicazioni emorragiche, incluse facilità alla formazione di lividi, sanguinamento della mucosa nasale e gastrointestinale.

 

Fonte: Peter I Parry, et al. ‘Spikeopathy’: COVID-19 Spike Protein Is Pathogenic, from Both Virus and Vaccine mRNA. Biomedicines. 2023 Aug 17;11(8):2287.

McCullough, Peter A; et al. Clinical Rationale for SARS-CoV-2 Base Spike Protein Detoxification in Post COVID-19 and Vaccine Injury Syndromes. Journal of American Physicians and Surgeons: 28 pp. 90-94 (3). August 25, 2023