Home ABSTRACT CARENZA DI VITAMINA B12 E INIBITORI DI POMPA PROTONICA
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CARENZA DI VITAMINA B12 E INIBITORI DI POMPA PROTONICA

CARENZA DI VITAMINA B12 E INIBITORI DI POMPA PROTONICA
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I PPI (Inibitori Pompa Protonica) bloccano la secrezione di H+ (ioni idrogeno) a livello delle cellule parietali dello stomaco, portando quindi ad una diminuzione dell’acidità gastrica, indispensabile per l’assorbimento di diversi nutrienti quali la vitamina B12.
Infatti, l’uso prolungato di questi farmaci porta inevitabilmente ad un assorbimento ridotto di questa vitamina, che si manifesta con alterazioni neurologiche (a volte fino a raggiungere la demenza), anemia perniciosa, omocisteina elevata (che ricordo aumentare il rischio cardiovascolare), e altri disordini metabolici.
Negli utilizzatori cronici di PPI la carenza di vitamina B12 è 65% volte più comune, il quale grado è direttamente correlato con il dosaggio di questi (cioè più alto è il dosaggio di PPI più elevata sarà la carenza di vitamina B12).
Questa carenza è facilmente reversibile con la sospensione del trattamento (motivo per cui spesso i medici consigliano un’assunzione alternata a periodo di stop).
Chi non ha la possibilità di sospendere il trattamento, e quindi è obbligato ad assumere PPI per un lungo periodo, può compensare con un’integrazione di vitamina B12: 1000 mcg per endovena 3 volte a settimana, oppure in pastiglie giornaliere.

Bibliografia: Vitamin B12 deficits, in “Life Extension” collector’s edition 2018, pag.156