Sono ormai noti i potenziali effetti benefici che la meditazione può avere nella prevenzione del rischio cardiovascolare ma, le evidenze scientifiche di elevata qualità a sostegno di questi sono ancora limitate. In risposta a questa necessità gli esperti dell’American Heart Association hanno pubblicato uno scientific statement, nel quale hanno promosso un approfondimento dei benefici della meditazione sulle malattie Cdv tramite studi randomizzati e endpoint primari e di follow up di lungo periodo.1
La meditazione non solo è una pratica a basso costo e rischio che favorisce la prevenzione delle malattie cardiovascolari primarie e secondarie ma, ha dato prova di agire anche a livello cerebrale, sulla risposta fisiologica allo stress, sulla cessazione dal fumo, la riduzione della pressione, la resistenza all’insulina e la sindrome metabolica, sulla funzionalità endoteliale e sull’ischemia miocardica.
- J. Am. Heart Assoc., vol. 6 (10), 2017, pii: e002218. doi: 10.1161/JAHA.117.002218