DIETA DI ELIMINAZIONE
Alcuni cibi nello specifico o il consumo frequente di alcuni cibi possono determinare reazioni alimentari avverse (allergie, intolleranze, sensibilità) che a loro volta determinano sintomi quali difficoltà digestive, colite/stipsi, cefalea, astenia cronica, acne, dermatite, dolori articolari, aumento di peso o difficoltà nel perderlo, ecc.
Reazioni alimentari di qualsiasi tipo infatti possono a loro volta dare origine a reazioni avverse nell’intestino, rendendo la parete intestinale più “porosa” ed esposta all’ingresso di particelle di cibo di grosse dimensioni e mal digerite, dando origine alla Sindrome da Leaky Gut (intestino “permeabile” o intestino “a colabrodo”).
Questa condizione può consentire il passaggio anche ad altre sostanze (es. batteri, lieviti, agenti chimici), iperstimolando così il sistema immunitario in modo cronico e aumentando l’infiammazione locale e sistemica.
Dopo le 3-4 settimane di eliminazione di alcuni alimenti, molti sintomi che il paziente avvertiva cronicamente in genere migliorano o addirittura scompaiono: si riduce infatti il carico sul sistema immunitario, permettendo in questo modo di migliorare/eliminare la sintomatologia, di riequilibrare e riparare l’intestino.
Infatti, le cellule della parete intestinale vengono sostituite da nuove cellule ogni 2-4 giorni (definite per questo “cellule a rapido turn over”).
Quindi rimuovendo dalla dieta cibi potenzialmente dannosi e cibi infiammatori, sostituendoli con alimenti sani ed antinfiammatori, si darà origine alla formazione di enterociti (cellule intestinali) sani e resistenti, ma anche alla crescita ed allo sviluppo di un microbiota (flora batterica intestinale) benefico e salutare che a sua volta influenzerà in modo positivo le risposte del sistema immunitario (ricordiamo che più del 70% del sistema immunitario si trova infatti nell’intestino).
La dieta di eliminazione è indicata anche per le seguenti condizioni: reflusso, stipsi, IBS, IBD, pancreatite, asma, orticaria, eczema, dermatite atopica, ADHD, osteoartrite, fibromialgia.
Tra i primi posti della lista dei cibi eliminati in questo periodo si trovano i latticini (per il lattosio contenuto nel latte e per la caseina contenuta in yogurt e formaggi stagionati) e il glutine (contiene la proteina gliadina che può danneggiare i microvilli della parete intestinale, causando Sindrome da Leaky Gut, sensibilità alimentari, disturbi digestivi e condizioni autoimmuni).
Da eliminare anche tutti i cibi che sovraccaricano e affaticano il fegato, impedendogli in questo modo di poter eliminare efficacemente le tossine: tra questi troviamo i cibi industriali e processati (ricchi di conservanti, coloranti, additivi vari, dolcificanti artificiali.
Tratto dal libro “Guida alla Medicina Funzionale-La medicina del domani” di Massimo Spattini e Enrico Bevacqua- EDRA Edizioni