Home ARTICOLI Lifestyle DIMOSTRARE GRATITUDINE TI MIGLIORA LA VITA
0

DIMOSTRARE GRATITUDINE TI MIGLIORA LA VITA

DIMOSTRARE GRATITUDINE TI MIGLIORA LA VITA
0

Ogni stagione della vita ha i suoi alti e bassi ma sicuramente questi ultimi tempi “pandemici” non ci hanno aiutato molto con l’umore e la sensazione di smarrimento, causando un aumento esponenziale di stati depressivi e di ricadute sugli stili di vita in generale (minor movimento e aumento del consumo di “junk food” passato fin troppo spesso come “comfort food”).

Ma cosa fare allora per gestire l’altalena umorale?

Uno studio condotto ad Harvard ha scoperto che non solo la pratica quotidiana della gratitudine ha dimostrato di aiutarci a fare scelte più positive, come mangiare bene o fare esercizio, ma ha anche dimostrato di rendere le persone più ottimiste e migliorare le relazioni.

La gratitudine è un apprezzamento per ciò che un individuo riceve, sia tangibile che intangibile.

Con la gratitudine, le persone riconoscono la bontà nella loro vita.

Nel processo di elaborazione interiore, le persone solitamente riconoscono che la fonte di quella bontà si trova almeno parzialmente al di fuori di sé stessi.

Di conseguenza, essere grati aiuta le persone a connettersi a qualcosa di più grande di loro, come ad una comunità, alla natura o a un potere superiore.

La gratitudine è fortemente e costantemente associata a una maggiore felicità.

La gratitudine aiuta le persone a provare emozioni più positive, assaporare gradevoli esperienze, migliorare la loro salute, affrontare le avversità con la giusta carica e costruire relazioni forti e durature.

La ricerca ha scoperto che ringraziare quotidianamente, migliora la salute psicologica riducendo le emozioni tossiche come l’invidia e il rimpianto.

Per quanto concerne la salute fisica, si è notato invece che le persone grate hanno meno dolori e malesseri e dimostrano una miglior cura di sé stesse in generale.

Si può esprimere gratitudine in diversi modi: o recuperando dal passato ricordi positivi, o verso il presente non dando per scontata la “buona fortuna”, oppure verso il futuro mantenendo un atteggiamento speranzoso e ottimista.

Per esempio, in uno studio si è notato che chi aveva scritto settimanalmente un elenco di cose per cui era grato, dopo 10 settimane si ritrovava più ottimista rispetto a chi non aveva nulla da ringraziare o addirittura da recriminare alla vita o alle persone.

Fin qui niente di strano, direte voi.

Ebbene, sorprendentemente il gruppo “grati” si è anche esercitato fisicamente di più ed i componenti hanno avuto meno visite dal medico rispetto a quelli che si erano concentrati sulla natura dei loro malesseri.

In un altro studio, uno psicologo dell’Università della Pennsylvania, ha testato l’impatto di vari interventi di psicologia positiva su 411 persone, ciascuno confrontato con un compito di scrittura.

Quando il compito della loro settimana era quello di scrivere e consegnare personalmente una lettera di gratitudine a qualcuno che non era mai stato adeguatamente ringraziato per la sua gentilezza, i partecipanti hanno immediatamente mostrato un enorme aumento dei punteggi di felicità.

Questo impatto è stato maggiore di quello di qualsiasi altro intervento, con benefici che sono durati fino ad un mese.

Naturalmente, studi come questo non possono dimostrare un nesso tra causa ed effetto.

Tuttavia la maggior parte degli studi pubblicati su questo argomento supportano un’associazione tra gratitudine e benessere di un individuo.

Ovviamente dimostrare gratitudine verso una persona potrebbe rendere più felice l’altro che te stesso e questo è un conseguimento associato alla maturità emotiva individuale.

Come si suol dire, il rischio vale la candela, anche perché, tra l’altro, la gratitudine è legata a un sonno migliore, poiché sia ​​la migliore qualità che la durata del sonno sono legate a un atteggiamento di gratitudine (sappiano tutti molto bene come il rancore ed il malumore incidano invece negativamente sul nostro riposo).

Questa visione è stata collegata a livelli più elevati di autostima, portandoci ad emanare una “aura” positiva, facendo sì che le persone stiano bene in nostra compagnia.

Scrivere qualcosa tutti i giorni, oppure riconoscere queste cose anche solo mentalmente mentre camminiamo o prepariamo da mangiare, o meglio ancora creare l’occasione per ringraziare di persona qualcuno (a tavola, al lavoro, un vicino o un amico), pregare o praticare la meditazione, sono tutte pratiche altrettanto valide come curare la propria alimentazione o l’allenamento per mirare ad una salute migliore, connessi con l’universo.

Un po’ di tempo fa, incontrai Frank Zane e gli chiesi quanto tempo avrei dovuto dedicare alla gestione dello stress ed alla visione positiva della vita, aspettandomi che mi rispondesse almeno 30 minuti al giorno, o (esagerando) una ora……la sua risposta fu: “Every second of your life”.

Un passo alla volta, e si diventa migliori.

Vi ringrazio per aver letto questo post.

 

Fonte: Harvard Health Publishing-Harvard Medical School