INTEGRATORI A 360°
Il mio interesse per gli integratori è nato più di 40 anni fa quando, all’età di 17 anni, ho iniziato a praticare la Cultura Fisica e a comprare la rivista Sportman che trattava l’efficienza fisica, la preatletica e la dietetica e di cui io stesso sono stato editore dopo molti anni. La rivista, oltre a contenere pubblicità di attrezzature sportive, pubblicizzava anche integratori per uso sportivo quali proteine in polvere, weight gainer (cioè miscele di proteine e carboidrati), olio di fegato di merluzzo, olio di germe di grano, lievito di birra etc… tutti integratori il cui obiettivo consisteva nel migliorare la massa muscolare e la performance atletica. L’idea di ottenere risultati coadiuvando l’allenamento con l’uso di polveri e pillole (ovviamente del tuttonaturali) era senz’altro stimolante però ero consapevole che la base doveva essere l’alimentazione e quindi iniziai il percorso dei miei studi in Medicina di cui la scienza dell’Alimentazione era una branca. Dallo studio della Medicina acquisii soprattutto le nozioni della biochimica che mi aiutarono a comprendere come certe molecole nutrizionali potessero influenzare i processi biochimici che regolarizzano il nostro organismo. Imparai meno riguardo all’alimentazione finalizzata alla performance atletica e direi quasi niente sull’uso degli integratori. Per poter approfondire le mie ricerche in materia dovetti dedicarmi alla lettura di testi e riviste prevalentemente provenienti dagli USA e a sperimentare su me stesso gli effetti dei vari integratori.
A conferma del mio interesse relativamente agli integratori è la mia tesi di specializzazione del 1983 in Scienze dell’Alimentazione: “Effetti dell’integrazione dietetica di aminoacidi ramificati sui valori ormonali in atleti di atletica leggera”. Questi miei studi ed esperienze mi hanno portato ad essere uno strenuo sostenitore dell’utilizzo di integratori ma, un concetto importante che deve essere recepito, è che la sola integrazione non può sopperire ad un’alimentazione inadeguata (per non parlare dello stile di vita) ed a un’attività fisica non allenante. Questi quattro fattori (alimentazione, stile di vita, allenamento, integrazione alimentare), devono agire sinergicamente per portare l’atleta al massimo del suo potenziale genetico, in modo che possa primeggiare nel suo sport. Ricordiamo che gli integratori possono essere assunti anche da chi non pratica attività sportiva, o la pratica in modo ricreazionale (pensiamo allo sportivo della domenica o di chi va in palestra 2 ore delle quali 1,5 a parlare, 15 minuti a farsi la doccia e i rimanenti 15 utilizzati per fare riscaldamento), naturalmente modulando la dose di assunzione in base al caso specifico: un esempio può essere il tipico impiegato stressato che non riesce più a concentrarsi sul lavoro, che si sente stanco tutto il giorno e che quando arriva a casa la sera litiga con la moglie; a questo soggetto, verrà consigliato una gamma di prodotti che gli consentano di migliorare le prestazioni psico-fisiche per rendere al massimo sul lavoro, per combattere lo stress ed essere più sereno in famiglia (es: ginseng, guaranà, pappa reale, multivit. e multimin., etc.).Un altro valido motivo per assumere gli integratori èche se anche la dieta che si segue fosse quella ideale non si riuscirebbe comunque ad assumere tutte le sostanze nutrizionali necessarie perché oggigiorno il cibo non ha lo stesso valore nutrizionale di una volta. Esso proviene infatti da coltivazioni intensive che hanno impoverito i terreni fertilizzati artificialmente ed irrorati con pesticidi ed erbicidi e da bestiame allevato utilizzando mangimi di bassa qualità e cresciuto con ormoni e antibiotici. Il cibo viene poi trasportato per lunghe distanze, conservato e stoccato negli scaffali dei supermercati per lungo tempo diventando così “cibo morto”, perdendo col tempo buona parte dei suoi nutrienti e del suo potenziale elettrochimico cioè la sua energia. Di conseguenza una giusta integrazione dovrebbe essere parte di ogni corretta alimentazione di tutte le persone, sia a scopo preventivo che curativo e non solo per gli atleti. In questo discorso potrebbero rientrare anche i superfoods, i nutraceutici, i fitonutrienti, gli antiossidanti, gli alcalinizzanti.
In realtà la definizione esatta di integratore secondo il Ministero della Salute è: “i prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali la vitamine e i minerali o altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”. Si intendono per “predosate” le forme di commercializzazione quali pillole, capsule, compresse o forma liquida, gomme da masticare, polveri in bustine, flaconi a contagocce e altre forme simili di liquidi e di polveri destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari. Secondo Feder Salus (l’associazione cui afferiscono i principali produttori di integratori)il riconoscimento dato dalla normativa a tutte le funzioni specifiche di questi prodotti, è particolarmente importante in quanto riconosce un ruolo non soltanto di tipo nutrizionale (es. vitamine e Sali minerali) ma anche salutistico (es. estratti vegetali) volto cioè a promuovere lo stato di salute dell’organismo. Tuttavia le norme che regolamentano l’etichettatura impediscono di attribuire agli integratori alimentari proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione e cura delle malattie umane né fanno altresì riferimento a tali proprietà. Questo significa che sono possibili solo messaggi generici quali “un aiuto per mantenersi in forma”, “favorisce la perdita di peso”, “un aiuto per le tue energie”, etc…. Nonostante questo riconoscimento a favore degli integratori permane, nella classe medica e nella gente, una forte preoccupazione riguardo l’uso degli integratori (anche se è un mercato sempre più in crescita) in quanto nei mass – media regna la disinformazione – ovvero la cattiva informazione – ed oserei dire la “malafede”.Il consumatore che non ha le conoscenze scientifiche per discernere è ingannato e confuso dall’associazione che viene fatta tra gli integratori ed i farmaci doping o addirittura le sostanze stupefacenti.Le persone che parlano in televisione dovrebbero rendersi conto del potere che hanno e forse alcune se ne rendono conto e lo usano per interessi privati.Non posso credere a tanta ignoranza nella classe medica , sono più propenso a credere alla volontà di mantenere la gestione della salute , della cura del corpo e della prestazione all’interno della classe medica tramite la esclusiva prescrizione di farmaci con il supporto delle case farmaceutiche che ovviamente sponsorizzano ed hanno tutto l’interesse che si usino più farmaci e meno integratori. Ormai la letteratura scientifica conta centinaia di studi sulla efficacia degli integratori alimentari e la loro sicurezza. Per quanto riguarda la loro potenziale tossicità e pericolosità basta riportare le statistiche delle cause di morte negli USA e si potrà constatare che muoiono più persone per una puntura di ape che per gli integratori.
COMPARAZIONE STATISTICA DELLE PIU’ FREQUENTI CAUSE DI MORTE (USA) | |||
Integratori alimentari | 0,0001% | Incendi domestici | 0,19% |
Puntura d’ape | 0,0008% | Annegamento | 0,21% |
Puntura d’insetto (altri) | 0,0020% | Cibo | 0,24% |
Trauma da sport | 0,0020% | Pedoni investiti da veicolo | 0,37% |
Fulmine | 0,0041% | Gas | 0,62% |
Morso d’animale(cani,etc.) | 0,0048% | Assassinio | 0,94% |
Cavalcamento di cavallo/animale | 0,0052% | Suicidio | 1,41% |
Allergia alla penicillina | 0,0144% | Incidenti automobilistici | 2,20% |
Scivolata/caduta camminando | 0,019% | Disavventure evitabili medicalmente | 2,40% |
Incidenti elettrici | 0,038% | Alcol | 4,49% |
Congelamento | 0,048% | Farmaci correttamente prescritti ed utilizzati | 5,18% |
Incendi | 0,079% | Fumo | 7,19% |
Avvelenamento | 0,17% | Cancro | 22,11% |
Asma | 0,19% | Malattie cardiovascolari | 47% |
Per semplificare al massimo, gli integratori possono essere suddivisi in tre categorie:
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Integratori per il dimagrimento (trattati nei miei libri “La DietaCOM® e il dimagrimento localizzato”Tecniche Nuove 2012 e “La DietaCOM® in pratica” – Tecniche Nuove 2014
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Integratori per la salute e il benessere (trattati nel mio libro “Antiaging e lo stile di vita integrato” Tecniche Nuove 2013)
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Integratori per la performance sportiva (che verranno trattati nel mio prossimo libro “Alimentazione ed integratori per lo sport” – LSWR 2015). Questo libro è rivolto soprattutto agli atleti e analizza in particolare quelle sostanze nutrizionali che possono migliorarne la prestazione. Forse, in questo caso, sarebbe meglio chiamarli supplementi (all’americana: supplements) e non integratori perché non si limitano semplicemente a colmare una carenza rappresentando in realtà una possibilità naturale, come quella offerta dalla scelta di un cibo piuttosto di un altro, di ottimizzare determinati processi biochimici indispensabili per massimizzare la prestazione atletica. Io credo che la vera lotta al Doping sia proprio quella di trovare la migliore alimentazione e integrazione possibile per ciascuno per ottimizzare le prestazioni . Fino a che si continuerà a sostenere che gli integratori “non servono a nulla” allora gli atleti ricorreranno sempre al doping perché funziona.
FITNESS MAGAZINE – marzo/aprile 2015